Rivelazioni circa la cooperazione d’intelligence franco-egiziana sul confine libico

 

 

L’Egitto avrebbe utilizzato le informazioni fornite dagli assetti d’intelligence militare francesi per contrastare traffici illeciti e infiltrazioni di terroristi islamici lungo il confine libico-egiziano con operazioni militari che avrebbero provocato numerose vittime. Lo ha rivelato il 22 novembre il sito d’inchiesta Disclose, che ha ottenuto documenti classificati francesi dell’operazione di sorveglianza elettronica ‘Sirli’ in cui le forze francesi basate a Bengasi e in altre località della Cirenaica.

I militari d’Oltralpe in Libia (nelle foto sopra e sotto) avrebbero cooperato con gli egiziani fornendo informazioni dettagliate raccolte dagli aerei spia sui movimenti delle colonne jihadiste nel deserto: informazioni che hanno determinato in almeno 19 occasioni, bombardamenti di civili tra il 2016 e il 2018. Le rivelazioni, non smentite dal governo, dal ministero delle Forze Arnate e dai servizi d’intelligence esterno (DGSE) hanno avuto subito riflessi politici in Francia.

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I deputati dell’opposizione hanno chiesto la costituzione di una commissione parlamentare per indagare sulla vicenda, mentre il ministro della Difesa, Florence Parly, ha disposto una propria indagine. “In linea di principio, la missione consisteva nella ricerca nel deserto di possibili minacce terroristiche provenienti dalla Libia”, utilizzando un aereo bimotore Merlin III (nella foto sopra) per la sorveglianza e la ricognizione, ha spiegato Disclose (in Africa gli statunitensi impiegano e hanno fornito agli alleati locali velivoli Cessna 208 Caravan in versione ISR con strumentazioni d’intelligence).

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“Molto velocemente, però, i membri francesi del team capiscono che le informazioni fornite agli egiziani sono utilizzate per uccidere civili sospettati di contrabbando”, ha scritto il sito web, secondo il quale il personale militare francese ha regolarmente informato i propri superiori dell’abuso delle informazioni.

L’operazione ‘Sirli’ è iniziata nel febbraio 2016 durante la presidenza di Francois Hollande. Ha continuato nonostante le riserve espresse sia dall’intelligence militare francese (DRM) che dall’Aeronautica sul modo in cui l’Egitto stava usando le informazioni di intelligence, ha ricostruito Disclose.

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Ne’ la presidenza francese ne’ alcuno dei militari ha risposto alle richieste di commento, inviate da Disclose. A poche ore dalla pubblicazione della storia, una dichiarazione del ministero della Difesa francese ha confermato che i due Paesi hanno accordi nel campo dell’intelligence e dell’antiterrorismo su cui, però, per motivi di sicurezza, non si possono fornire dettagli.

Molti dei civili uccisi probabilmente sono da considerare “danni collaterali e del resto già in Iraq e Afghanistan è emerso che condurre operazioni di questo tipo basandosi quasi esclusivamente sulla ricognizione e l’intervento aereo comporta il rischio di coinvolgere nei raid anche innocenti difficilmente distinguibili dai bersagli per la tipologia dei veicoli impiegati.

Inoltre l’Egitto ha sempre considerato una priorità strategica il mantenimento della Cirenaica sotto il controllo di forze amiche come quelle dell’esercito Nazionale Libico (LNA) del generale Khalifa Haftar, proprio con l’obiettivo di prevenire e contenere penetrazioni jihadiste.

Foto: Disclose e ministero delle Forze Armate francese

 

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