Libia: riduzione dei militari della missione sanitaria Ippocrate a Misurata
Un ridimensionamento dell’operazione militare italiana Ippocrate a Misurata (Libia) è stato annunciato dal capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, in audizione il 22 marzo alle commissioni Difesa di Camera e Senato.
“Piano piano l’esigenza specifica della nostra missione, un ospedale per curare chi combatteva contro l’Isis, è evaporata; stiamo facendo ora tantissima attività con l’ospedale civile, ma il contingente è ospitato in una sede dell’Aeronautica libica e le autorità locali vogliono riprendere l’attività addestrativa per i piloti e questo comporterà un ridimensionamento della nostra presenza. Ci orienteremo sulla base delle richieste libiche. In questo periodo ‘fluttuante’ è difficile capire le loro necessità”.
Nei mesi scorsi erano emerse le diverse pressioni delle autorità libiche per far evacuare o trasferire la base italiana all’aeroporto, pressioni probabilmente incoraggiate dai turchi che hanno un presidio militare rilevante all’aeroporto di Misurata e guideranno la ripresa delle attività addestrative dell’Aeronautica Libica e formative della locale accademia.
La Missione bilaterale di Assistenza e Supporto in Libia (MIASIT) è frutto della riconfigurazione, dal 2018, della precedente Operazione “Ippocrate”.
Lo scopo è quello di incrementare le capacità delle Istituzioni locali, in armonia con le linee di intervento decise dalle Nazioni Unite, mediante supporto sanitario e umanitario, security force assistance e stability policing e agevolando attività di formazione/addestramento sia in Italia sia in Libia.
Il Comando della Missione è schierato a Tripoli ed il Comandante è il Contrammiraglio Placido Torresi, mentre la dipendente Task Force “Ippocrate”, che include il Field Hospital, è schierata a Misurata.
Attualmente la consistenza massima annuale autorizzata dall’Italia per il contingente nazionale impiegato nella missione è di 400 militari, 142 mezzi terrestri e 2 mezzi aerei.
Il contingente comprende:
- unità con compiti di formazione, addestramento consulenza, assistenza, supporto e mentoring (compresi i Mobile Training Team);
- unità per assistenza e supporto sanitario;
- personale sanitario;
- unità per il supporto logistico generale;
- unità per lavori infrastrutturali;
- personale di collegamento presso dicasteri/stati maggiori libici;
- unità con compiti di Force Protection del personale nelle aree in cui esso opera;
- unità di tecnici/specialisti, squadra rilevazioni contro minacce chimiche-biologiche-radiologiche-nucleari (CBRN), team per ricognizione e per comando e controllo.
(con fonti Ansa e Difesa.it
RedazioneVedi tutti gli articoli
La redazione di Analisi Difesa cura la selezione di notizie provenienti da agenzie, media e uffici stampa.