Ucraina e Bielorussia mobilitano forze militari al confine

 

 

Le forze armate bielorusse stanno schierando forze speciali al confine con l’Ucraina. Lo ha annunciato il capo di Stato maggiore delle forze armate, generale Viktor Gulevich, ricordando che gli ucraini hanno schierato una forza di 20.000 uomini vicino al confine con la Bielorussia, che “richiede una nostra risposta”.

Il governo ucraino ha infatti imposto ulteriori restrizioni nell’oblast di Chernihiv, in particolare nell’area tra Koryukivka e Novgorod-Siversky, fino a 20 chilometri dai confini con la Bielorussia. Vietato qualsiasi movimento di civili entro un chilometro dal confine. Nel resto del territorio entro i 20 km) sono vietati gli spostamenti, il lavoro fuori dai centri abitati tra le 21 e le 6 del mattino, le attività di pesca o ricreative in tutti i corsi d’acqua.

“Al fine di garantire la sicurezza della Repubblica di Bielorussia nella direzione meridionale, le unità delle forze operative speciali sono schierate in tre direzioni tattiche”, si legge in un comunicato delle forze armate bielorusse

Inoltre “la comparsa nelle acque del Mar Baltico di un gruppo navale dotato di missili da crociera marittimi e aerei, un incremento di gruppi di aerei in Polonia e negli Stati baltici indicano una minaccia crescente per la Repubblica di Bielorussia”.

Dal Baltico alla Polonia Orientale sono in atto in questi giorni manovre militari che coinvolgono le forze di molte nazioni NATO incluse le forze militari polacche e in queste nazioni è in aumento la presenza di forze militari NATO.

Minsk ha parlato di una mobilitazione difensiva in risposta al rafforzamento delle forze Nato e dei suoi alleati. Le forze militari di Minsk, ha avvertito il presidente Alexander Lukashenko, sono pronte a combattere e in grado di “infliggere danni inaccettabili ai suoi nemici” in caso di attacco.

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“Siamo realisti, capiamo che non potremmo sconfiggere la Nato ma abbiamo tutte le armi per causare danni, in particolare ai territori da cui verremmo attaccati”, ha aggiunto il presidente affermando che Minsk sta tenendo conto dell’esperienza dell’operazione speciale militare russa in Ucraina. “Dirò francamente che l’operazione militare della Federazione Russa in Ucraina ci ha insegnato molto circa il modo di considerare le nostre forze militari e soprattutto le armi in dotazione”, ha detto Lukashenko nel corso di una riunione a Minsk con i vertici militari per esaminare le esigenze della Difesa.

Secondo il consigliere del ministro degli Interni ucraino, Vadym Denisenko, “è improbabile che Lukashenko incarichi il suo esercito di avviare un’operazione di terra in Ucraina nel prossimo futuro”.

Lukashenko ha annunciato inoltre che la Russia aiuterà Minsk nel campo della produzione di missili, compresi quelli balistici tattici del tipo Iskander: settore in cui la Bielorussia schiera un centinaio di vecchi missili Scud e OTR-21 Tochka (SS-21 Scarab per la NATO).

“Stiamo costruendo un nuovo missile, molto efficace, sul modello dell’Iskander”, ha sostenuto Lukashenko sottolineando di aver già concordato con il presidente russo Vladimir Putin l’assistenza allo sviluppo delle capacità missilistiche nazionali.

 

Foto: Presidenza della Repubblica di Bielorussia

 

 

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