Il Pentagono valuta il distacco del Cyber Command dalla Nsa
Il Pentagono, guidato dal segretario alla Difesa James Mattis, sta cominciando a valutare se sia il momento di dividere la guida della National Security Agency da quella del Cyber Command. Si tratterebbe di una nuova casella da riempire per il neo presidente Donald Trump.
In questo momento, le due organizzazioni condividono lo stesso capo, l’ammiraglio Mike Rogers, che è allo stesso tempo direttore dell’Nsa e comandante del gruppo Usa di cyber combattenti.
La mossa non è nuova ed era già stata tentata durante la scorsa amministrazione da Barack Obama, prima di essere fermata dai dubbi di alcuni deputati e senatori (uno dei più scettici fu il repubblicano John McCain). Ma ora lo scenario sembra mutato e i legislatori sono tornati a discutere la fine di questo “doppio cappello”, dal momento che gli Stati Uniti – così come altre nazioni – si muovono sempre più in una nuova era di guerra informatica pervasiva e costante.
Data l’attività dell’Nsa concentrata sulla raccolta di informazioni d’intelligence, molti a Capitol Hill e nella comunità della sicurezza nazionale pensano che non abbia più senso che l’agenzia sia una unita alla leadership delle operazioni militari nel cyber spazio. A dicembre il Congresso ha approvato una legge che elevava il Cyber Command, facendolo diventare un comando combattente unificato a tutti gli effetti, separandolo dallo Strategic Command.
Slegare invece il Cyber Command dall’Nsa – circostanza considerata comunque inevitabile dagli esperti – richiederà invece una valutazione completa da parte del Pentagono, per scongiurare il rischio che una separazione troppo veloce possa essere deleteria. Questo perché il Comando è insediato presso il quartier generale dell’Nsa ed è tutt’ora dipendente dall’agenzia per funzionare.
La scorsa settimana Mattis ha chiesto ad alti funzionari del Pentagono di sviluppare un piano per migliorare il supporto delle operazioni informatiche e la gestione delle informazioni, forse propedeutico a questa decisione.
Fonte: Cyber Affairs
Foto USNI
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