Trump amplia i raid della CIA contro i jihadisti?
Donald Trump avrebbe attribuito alla Central Intelligence Agency nuovi poteri per condurre attacchi coi droni contro sospetti terroristi: lo scrive il Wsj, citando dirigenti Usa. La mossa, se confermata, segnerebbe un cambio rispetto alla politica di Obama, che aveva limitato il ruolo della Cia alla fase di ricognizione e individuazione dei miliziani affidando poi l’esecuzione dei raid al Pentagono, che a differenza dell’agenzia d’intelligence deve rendere conto delle sue missioni e delle eventuali morti di civili. No comment per ora da Casa Bianca, dal Pentagono e dalla CIA.
L’amministrazione Obama aveva incaricato le forze armate di “premere il grilletto” per promuovere la trasparenza e la responsabilità. La Cia, che opera in modo coperto, non è tenuta invece a svelare il numero di terroristi o di civili uccisi nei suoi attacchi con i droni. L’agenzia di intelligence, secondo le fonti del Wsj, avrebbe già usato i nuovi poteri a fine febbraio in un attacco contro un alto dirigente di al-Qaeda in Siria, Abu al-Khayr al-Masri. La svolta di Trump riguarderebbe in particolare il via libera all’impiego attivo della CIA in Siria, teatro bellico in cui aveva operato in passato fornendo armi ad alcune milizie ostili sia al regime di Bashar Assad sia (almeno ufficialmente) allo Stato Islamico.
Il WSJ sottolinea che la decisione significa che l’agenzia potrebbe essere autorizzata dal presidente a condurre raid contro militanti in altri paesi come Libia, Yemen e Somalia.
(con fonte Ansa)
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