Rafael programma un Iron Dome migliorato
L’azienda israeliana Rafael sta analizzando i recenti risultati ottenuti dal sistema di difesa antirazzo Iron Dome per valutare una serie di possibili aggiornamenti da eseguire sia a livello software sia a livello hardware. La notizia, pubblicata dal sito web della rivista specializzata IHS Jane’s, precisa che i vertici della società con sede ad Haifa non hanno ancora rilasciato dichiarazioni circa i tempi di applicazione degli upgrading già sviluppati. Il continuo lancio di razzi dalla Striscia di Gaza contro i centri abitati del sud di Israele imporrebbe comunque un aggiornamento del sistema tale da migliorare il livello di precisione ed ottimizzare i tempi di risposta, innalzando in tal modo la percentuale di probabilità di colpire il bersaglio (kill probability).
Componente fondamentale del sistema difensivo israeliano, il progetto Iron Dome nasce nel 2006, dopo la guerra del Libano e la pioggia di razzi sparati (4.000) da Hezbollah verso il nord di Israele: 43 morti, 4.262 feriti e più di 250.000 evacuati. Nel 2012, durante la campagna Pilastro di Difesa, il sistema antirazzo viene impiegato nella protezione delle città Ashkelot, Ashdod, Kiryat Gat, Be’er Sheva e di tutti i centri abitati del sud di Israele: in meno di sette giorni dalla Striscia di Gaza vengono sparati più di 100 colpi di mortaio e 1.700 razzi (Qassam, Grad e Fajr-5) che tra la popolazione israeliana civile causano 4 morti e 219 feriti; Iron Dome identifica quelli con più alto coefficiente di pericolosità ed intercetta ed abbatte 426 razzi, con una percentuale di successo dell’84%. Secondo i dati pubblicati dallo Shin Bet, dopo un 2012 caratterizzato da periodi di relativa calma, negli ultimi mesi gli attacchi contro le regioni meridionali di Israele sono aumentati: nel primo quadrimestre 2014 dalla Strisca di Gaza sono stati sparati 132 razzi e circa 40 colpi di mortaio, mentre dal Sinai sono stati lanciati contro Eilat 8 Grad, 5 dei quali intercettati dalle batterie Iron Dome poste a difesa della cittadina israeliana che si affaccia sul Mar Rosso.
Eugenio Roscini Vitali (ITlogDefence)
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