Middle East Eye: 3.500 ordigni lanciati dalla RAF in Iraq e Siria
I velivoli della Royal Air Force britannica hanno sganciato circa 3.500 bombe e missili su obiettivi in Iraq e Siria nelle operazioni contro lo Stato Islamico senza provocare, sostiene Londra, vittime civili. I jet Typhoon e Tornado e i droni Reaper della Royal Air Force hanno effettuato dall’estate 2014 (operazione Shader) circa 1.600 attacchi aerei uccidendo secondo le stime oltre 3mila miliziani dell’Isis.
Lo riporta un rapporto di Middle East Eye che ha ricavato il dato sugli ordigni impiegati aggregando gli aggiornamenti settimanali delle operazioni nella regione forniti dal Ministero della Difesa e le informazioni raccolte dall’associazione britannica Drone Wars.
I dati mostrano che fino alla fine di settembre le forze del Regno Unito avevano sganciato almeno 3.482 bombe e missili nella battaglia contro il Califfato, tra cui 2.089 bombe Paveway IV e 486 missili Brimstone impiegati da aerei Typhoon e Tornado. A questi si aggiungono i 724 missili Hellfire lanciati dai droni Reaper.
Tali dati non possono però venire considerati attendibili in assenza di conferme ufficiali poiché gli aggiornamenti settimanali resi noti dal ministero della Difesa britannico in molte occasioni non hanno specificato il numero di bombe o missili impiegati nelle operazioni come invece hanno fatto, ad esempio, la settimana scorsa in cui è stato reso noto l’impiego di 86 ordigni.
Del resto a fine settenbre lo stesso Ministero della Difesa britannico aveva reso noto che i velivoli della RAF avevano effettuato oltre 1.500 missioni aeree di attacco, ricognizione e sorveglianza in Iraq e Siria uccidendo pià di 3mila miliziani dello Stato Islamico.
(con fonte AGI)
Foto Royal Air Force
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