News da Mosca

Russian Helicopters aggiorna tre Mi-24P in Myanmar

Alla fine dello scorso mese un gruppo di tecnici specialisti della Russian Helicopters si è recato in Myanmar per effettuare delle riparazioni in loco di tre Mil Mi-24P (“Hind-F”) in servizio con la Forza Aerea locale; questo intervento segue un primo aggiornamento svolto su altri quattro elicotteri dello stesso tipo effettuata  però a San Pietroburgo presso gli stabilimenti della JSC 419 Aircraft Repair Plant e sulla base di un accordo stipulato nel 2016 tra i due paesi.

“Questo contratto – ha dichiarato Igor Chechikov, vice amministratore delegato per il servizio post-vendita di Russian Helicopters – è estremamente importante per noi poiché stiamo implementando per la prima volta un piano per eseguire la revisione degli elicotteri di combattimento direttamente con l’invio di tecnici specialisti della nostra holding presso la nazione cliente. Il completamento di questo secondo lavoro – ha concluso Chechikov – ci fornirà senz’altro le basi per un ulteriore sviluppo della cooperazione e la firma di nuovi accordi con i nostri partner birmani”.  Attualmente la Myanmar Air Force opera con nove elicotteri Mil Mi-35P, una dozzina di elicotteri utility Mi-8/17 e 21 vecchi Mil Mi-2.

Nuovi test sugli Ilyushin Il-976 SKIP

La società russa JSC Vega Radio Engineering Corporation sta ultimando i collaudi dei nuovi sensori sperimentali posti sul velivolo speciale Ilyushin Il-976 SKIP – matricola 76455, numero di serie 54-02 e dotato di livrea Aeroflot – ideato appositamente per il controllo dei lanci dei missili balistici.

Secondo il Centro per l’Analisi delle Strategie e delle Tecnologie (CAST) il velivolo è stato rilevato presso la base aerea del centro “LII M.M. Gromov” di Zhukovsky durante uno dei numerosi voli di prova.

L’Ilyushin Il-976 SKIP (chiamato in Russia Il-76SK) è un vero e proprio centro di comando strategico realizzato per le forze nucleari russe che riesce ad operare sia in tempo di guerra, nel caso in cui i punti di controllo a terra siano stati messi fuori servizio, che in tempo di pace per il supporto e il tracciamento dei missili durante le prove balistiche di collaudo o esercitazione.

L’Il-976 SKIP progettato negli anni ’80 è un vero e proprio ibrido tra l’Il-76MD e l’AEW Beriev A-50 tanto che il velivolo in questione è dotato anch’esso di un radome discoidale tuttavia lo stesso, benché colmo di attrezzature speciali per raccogliere, elaborare e trasmettere informazioni in tempo reale sul volo dei missili, non ruota come nel velivolo AEW A-50 ma rimane fisso.

Realizzato in due soli esemplari l’Il-976 SKIP opera presso la base aerea di Chkalovsky (a nord-est di Mosca), sede della 8^ Divisione Aerea Compiti Speciali suddivisa nei reggimenti 353° e 354°. Recentemente il velivolo speciale ha operato efficacemente nei test del nuovo missile balistico RS-24 “Yars”.

 

Il nuovo turboprop TV7-117ST inizia le prove di volo

La United Engine Corporation (UEC) ha iniziato presso la base aerea del Flight Research Institute LII “M.M. Gromov” di Zhukovsky i test di volo del turboprop russo TV7-117ST realizzato dalla società JSC Klimov.

Il TV7-117ST servirà infatti a spingere il nuovo velivolo da trasporto militare Ilyushin Il-112V e l’aereo di linea civile regional Ilyushin Il-114-300, mentre la sua variante turboalbero (denominato TV7-117V) servirà nello specifico all’elicottero Mil Mi-38.

Il motore, come da prassi in Russia, è stato testato a bordo del laboratorio volante Ilyushin IL-76LL equipaggiato appositamente con un turboprop TV7-117ST sotto l’ala sinistra in sostituzione di uno dei quattro Aviadvigatel PS-90.

“Finora – ha dichiarato Jurij Shmotin, Capo designer di UEC – abbiamo completato 20 voli sull’IL-76LL calibrando tutte le possibili velocità, potenze e quote necessarie per i velivoli Il-112V e Il-114. La nostra intenzione è quella di completare questi test entro due mesi (n.d.A entro la fine dell’anno in corso), dopodiché il motore sarà pronto per i voli come parte integrante del nuovo Il-112V.”

Il nuovo TV7-117ST è la variante modernizzata del TV7-117SM; è dotato di un’elica a sei lame AV-112 sviluppata dalla Aerosila NPP OJSC, ha una potenza massima al decollo pari a 3000 CV (3600 CV in modalità emergenza con un motore non operativo) e con un peso a secco non superiore ai 500 kg ha un consumo specifico di carburante inferiore ai 200 grammi per hp orari (200 Kg/h) avendo inoltre a disposizione un sistema di controllo FADEC che ne consente di ottimizzare al meglio il consumo di carburante.

La United Aircraft Corporation sta progettando di riprendere la produzione del velivolo regionale Il-114-300 con il nuovo motore TV7-117ST-01 che sarà certificato secondo le norme civili. Con una maggiore potenza rispetto al modello da cui deriva, sarà possibile aumentare la capacità di carico del velivolo civile riducendone al contempo la distanza di decollo. L’Il-114-300 regional nasce ovviamente dall’esigenza di sostituire nelle compagnie aeree locali tutta quella categoria pari classe di aeromobili stranieri (come gli ATR-42/72 o i Bombardier Q400) nonché gli aerei datati come gli An-24/26 ancora in servizio con le stesse.

L’Il-112V è invece un aereo da trasporto militare leggero con un carico massimo fino a cinque tonnellate; è stato progettato per il trasporto di personale, equipaggiamento militare e vari tipi di armamenti e carichi bellici; l’Il-112V può operare anche da piccoli aeroporti equipaggiati con piste preparate in cemento/asfalto o semi preparate in terra battuta.

Questi i suoi dati principali: ha una lunghezza di 25,15 m, un’altezza di 8.89 m, un’apertura alare di 27,6 m e un diametro di fusoliera di 3,29 m; sarà alimentato da due motori ТV7-117ST con una potenza massima di 3500HP ed eliche a sei pale AV-112. Con un peso massimo al decollo di 21 tonnellate, l’IL-112V avrà una velocità di crociera di 450-500 km/h, una tangenza massima di volo di 7600 m e un’autonomia di volo di 2400 km con un carico utile pari a 3,5 tonnellate o di 1000 km con il carico massimo previsto.

 

Putin conferma Zhukovsky per la prossima edizione del MAKS

Russian Aviation Insider riporta una fonte del settore aeronautico secondo cui il Presidente della Federazione russa Vladimir Putin avrebbe concesso il benestare alla futura permanenza della manifestazione aerea biennale MAKS Airshow presso la tradizionale base aerea di Zhukovsky.

MAKS  Ne avevamo parlato lo scorso agosto con lo speciale MAKS 2017, secondo cui questa sarebbe stata probabilmente l’ultima edizione del MAKS a Zhukovsky e che la base aerea di Kubinka risultava la principale candidata per la successiva edizione del 2019; persino il CEO di Rostech Sergey Chemezov aveva indirettamente confermato a suo tempo la notizia esprimendo dubbi sul fatto che il MAKS 2019 si fosse tenuto ancora a Zhukovsky.

Secondo la fonte suddetta invece, la recente decisione contraria al trasloco della manifestazione in oggetto sarà tramutata in una risoluzione governativa entro la fine dell’anno con un esaustivo documento di programmazione che generalmente elenca tutti gli spettacoli internazionali che si tengono in Russia completo di date e organizzatori; per la cronaca la risoluzione pubblicata alla fine del 2015 (per l’edizione del MAKS 2017) indicava nello specifico il Ministero dell’Industria e del Commercio e Rostech Corporation come organizzatori del Salone Aerospaziale.

Putin avrebbe deciso di lasciare intatta la location – aggiunge inoltre il quotidiano Kommersant – perché secondo stime effettuate dal Governo la costruzione di infrastrutture necessarie ad un salone simile a Kubinka sarebbe costato quasi 100 miliardi di rubli (pari a 1,73 miliardi di dollari).

Ricordiamo che il salone aeronutico russo MAKS Air Show si tiene con cadenza biennale dalla sua prima edizione del 2003 presso la base aerea di Zhukovsky sita 40 km a sud-est di Mosca. Quest’anno la data tradizionale del salone aereo è stata anticipata per la prima volta da agosto a luglio per consentire alle aziende russe di partecipare ad un altro evento importante del settore interforze, ovvero l’International Miltary-Technical Forum «ARMY-2017», salone che si è svolto per l’appunto alla fine di agosto presso il Patriot Expocenter di Mosca.

 

Il generale Benediktov visita le linee di produzione dell’Ilyushin Il-76MD-90A

Il Comandante della VTA (Voyenno-Transportnoy Aviatsii) o Aviazione da Trasporto Militare, generale Vladimir Benediktov in visita lo scorso mese agli stabilimenti Aviastar SP di Ulyanovsk ha annunciato agli organi di stampa che entro la fine del 2020 la Forza Aerea russa richiederà 150-200 nuovi aerei da trasporto Ilyushin Il-76MD-90A (noti anche come Il-476).

Il Generale Benediktov durante il suo tour aziendale ha ispezionato diverse cellule di Il-76MD-90A attualmente in costruzione presso l’impianto e ha inoltre ribadito la soddisfazione del Ministero della Difesa circa i progressi compiuti nello sviluppo dell’Il-76MD-90A poiché, secondo tecnici del settore, il velivolo vanterebbe un elevato grado di affidabilità e un funzionamento operativo in condizioni estreme con un rateo di efficacia superiore del 25-30% rispetto alla versione originale Il-76 da cui deriva.

Ricordiamo che dal novembre dello scorso anno sono stati completati e consegnati cinque esemplari del nuovo velivolo da trasporto, di cui quattro come velivoli di prova mentre la quinta cellula è stata destinata al 610° Centro per l’Addestramento al combattimento e la riqualificazione del personale della VTA con sede presso la base aerea “Ten. Gen. N.S. Skripko” di Ivanovo.

Benché con un ritardo dovuto allo spostamento della costruzione dalla TAPO di Tashkent in Uzbekistan a Ulyanovsk in Russia, il piano di produzione degli Il-76MD-90A prevede ad oggi la consegna di 39 velivoli entro il 2021 (ordinati dalla Difesa russa nell’ottobre del 2012 con uno specifico contratto del valore di 4 miliardi di dollari) e, dal 2021, un rateo di produzione di circa 21 macchine ogni anno.

L’Il-76MD-90A (noto anche come Il-476) ricordiamo è una versione radicalmente modernizzata dell’Il-76MD (“Candid” per la NATO); è dotato di un sistema digitale dei controlli di volo, glass cockpit, nuova avionica e motori Aviadvigatel PS-90A-76 con prestazioni superiori e consumi ridotti; è capace di trasportare fino a 60 tonnellate di carico ad una distanza di circa 5000 Km.

Da questo velivolo, come già ampiamente trattato da Analisi Difesa è in via di sviluppo l’aerocisterna Il-78M-90A (o Il-478). Su quest’ultimo progetto lo stesso Benediktov ha dichiarato agli organi di stampa presente che la Difesa russa ne ha un estremo bisogno al fine di ampliare all’Aviazione strategica l’ampio spettro di missioni a cui sarà chiamata ad adempiere in futuro: – “Grazie a queste nuove aerocisterne – ha dichiarato Benediktov – i nostri bombardieri strategici saranno dovunque e in qualunque momento al fine di portare a termine le loro missioni operative”.

Foto: Russian Helicopters

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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