Il generale Graziano presidente del Comitato militare dell’UE
Aveva fallito nel cercare la nomina a presidente del Comitato militare della NATO ma in quello della Ue il capo di stato maggiore della Difesa italiano ha avuto successo.
Il generale Claudio Graziano è stato nominato ieri presidente dello European Union Military Committee (il Comitato militare dell’Unione europea).”Questo importante traguardo – sottolinea in una nota il ministro della Difesa Roberta Pinotti – è il riconoscimento da parte dell’Unione Europea dell’impegno del Paese e delle Forze armate italiane. Al generale Graziano il mio più sentito ringraziamento per la dedizione, l’orgoglio, la professionalità e l’umanità con le quali ha operato in qualità di Capo di Stato Maggiore della Difesa per il Paese. Sono certa – conclude Pinotti – che il Generale Graziano porterà queste sue indiscusse capacità in Europa per contribuire in modo fattivo alla costruzione della Difesa europea”.
Graziano si è detto “onorato della nomina a Presidente dello European Union Military Committee e ringrazio tutti i capi di stato maggiore della Difesa dei Paesi dell’Unione per la fiducia accordatami. Desidero esprimere la mia gratitudine al Governo, e in particolare al ministro della Difesa, senatrice Roberta Pinotti, per il pieno supporto alla mia candidatura. All’attuale Chairman, il Generale Mikhail Kostarakos, rivolgo un caloroso ringraziamento per lo straordinario lavoro svolto.
Il Comitato Militare dell’Unione Europea (Chairman of the European Union Military Committee – CEUMC) riunisce i 27 capi di stato maggiore della Difesa dei Paesi membri dell’Unione Europea. L’incarico, di durata triennale, sarà ricoperto a partire dal mese di novembre 2018, quando il Generale Graziano succederà all’attuale Presidente, il Generale Mikhail Kostarakos, in carica dal 6 novembre 2015.
Vale la pena sottolineare come la Dufesa avesse preparato il terreno sostenendo il nuovo incarico di Graziano, prolungato fino al 22 novembre 2018 nel ruolo di vertice della Difesa italiana, data in cui il generale compirà 65 anni e avrebbe dovuto lasciare il servizio attivo in assenza di nomine a incarichi internazionali come quello in ambito Ue che assumerà il 6 novembre del prossimo anno.
Il generale Graziano vanta un ricco curriculum di esperienze operative e incarichi ricoperti. Ha guidato Battaglione alpini “Susa”, il 2° reggimento alpini e la Brigata alpina Taurinense partecipando alle operazioni in Mozambico (1994) e Afghanistan (2005-6) e guidando le forze dell’Onu in Libano (Unifil) dal 207 al 2010. Addetto militare all’ambasciata d’Italia negli USA, Graziano è stato capo di Gabinetto del ministro della Difesa Ignazio La Russa e capo di stato maggiore dell’Esercito prima di ricoprire l’attuale incarico di vertice della Difesa italiana.
Graziano sembra quindi sulla strada giusta per ripercorrere la lunghissima carriera del generale Rolando Mosca Moschini, già capo di stato maggiore della Difesa, poi presidente del Comitato militare Ue dal 2004 al 2006 e successivamente Consigliere militare del Presidente della Repubblica e attualmente, a 79 anni, Segretario del Consiglio supremo di difesa.
L’incarico di Graziano a Bruxelles terminerà nel 2021 e secondo molte indiscrezioni al suo rientro potrebbe venire destinato proprio al Quirinale.
Il Presidente del Comitato Militare è la più alta autorità militare della UE e, come tale, è il consulente militare dell’Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Unione, ma ha anche il compito di presentare i pareri e le decisioni di natura militare, assunte dal Comitato Militare, presso il Comitato Politico e di Sicurezza (PSC), nonché di fornire direttive e linee guida al Direttore Generale dello European Union Military Staff (EUMS).
Il Comitato Militare è stato istituito, con decisione del Consiglio dell’Unione Europea, il 22 gennaio 2001, con il compito di dirigere tutte le attività militari nel quadro dell’UE, con particolare riferimento alla pianificazione e l’esecuzione delle missioni militari.
Foto: Difesa.it, Prospero Cravedi, Ansa e Reuters
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