Le compagnie militari e di sicurezza private russe

La caduta dell’URSS e la fine della Guerra fredda hanno comportato il ridimensionamento delle forze armate russe riversando sul mercato una vastissima quantità di armamenti e di personale altamente addestrato. Il periodo di crisi attraversato dal Paese ha solamente sopito le sue aspirazioni imperiali tant’è che, non appena le “cose” hanno ricominciato ad andare per il verso giusto, sono tornate prepotentemente alla ribalta (in particolare con la Georgia nel 2008 e l’attualissima crisi in Crimea-Ucraina). Sebbene le proiezioni russe verso l’esterno non siano mai state di portata così globale come quelle degli Stati Uniti, la necessità di contrastare il grande rivale si è concretizzata in una serie di Proxy Wars in giro per il mondo, con conseguenti esportazioni di materiale ed expertise bellico. Tuttavia, la direttrice principale delle mire espansionistiche e d’influenza di Mosca ha sempre interessato prevalentemente il proprio “Estero Vicino”, ossia quelle repubbliche indipendenti dell’Europa centrale e orientale, formatosi con la dissoluzione dell’Unione Sovietica ed ora, in gran parte, obiettivo d’influenza ed espansione di NATO e UE.

Gli interessi sovietici e russi all’estero sono stati perseguiti dapprima mediante consiglieri effettivi, poi con freelance e, negli ultimi anni, sempre più con vere e proprie compagnie private o para-statali. Dal 1999, la ripresa che ha interessato costantemente la Russia ha provocato la nascita e o il rinvigorimento di grossi gruppi industriali che hanno contribuito all’evoluzione e sviluppo delle società di sicurezza private. Il settore è cresciuto in brevissimo tempo da 0 a 10.000, ed è in continua e costante espansione, impiegando dalle 800.000 a 1.200.000 persone. Nel solo periodo gennaio 1992 – aprile 1994, come evidenziato da Pigoli e Pagliani in “Il Mestiere della Guerra. Dai mercenari ai manager della sicurezza”, sono state rilasciate più di 26.000 licenze per l’esercizio dell’attività. Le compagnie russe, meno note dei competitors occidentali, ne presentano molti aspetti comuni ma anche particolarità (sia negative che positive) che le rendono uniche nel contesto competitivo mondiale.

Giocando su determinate leve di marketing come (alta) qualità e prezzi (bassi) sono riuscite ad ottenere contratti in molti Paesi, fino a poco tempo fa, dominio esclusivo occidentale Di seguito, dopo un breve cenno di presentazione dalle prime tracce fino ai giorni nostri, passo a presentare l’attuale settore privato della sicurezza e ad indicarne alcune norme di regolamentazione.

 

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Nato nel 1983 a Brescia, ha conseguito la laurea specialistica con lode in Management Internazionale presso l'Università Cattolica effettuando un tirocinio alla Rappresentanza Italiana presso le Nazioni Unite in materia di terrorismo, crimine organizzato e traffico di droga. Giornalista, ha frequentato il Corso di Analista in Relazioni Internazionali presso ASERI e si occupa di tematiche storico-militari seguendo in modo particolare la realtà delle Private Military Companies.

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