Kosovo: conclusa l’esercitazione “Silver Sabre”
Alla presenza del Comandante di KFOR, il Generale di Divisione Salvatore Cuoci, nei giorni scorsi si è conclusa l’esercitazione “Silver Sabre 2018 – 1”, una delle più complesse ed importanti attività addestrative organizzate e condotte dalla KFOR per testare e incrementare le capacità di intervento del sistema di sicurezza del Kosovo in situazioni di emergenza.
Svoltasi tra le basi di Camp Film City, Camp Pomozatin e l’aeroporto militare di Slatina, ha visto operare KFOR in piena sinergia con tutte le organizzazioni di sicurezza presenti in Kosovo: European Union Rule of Law Mission in Kosovo (EULEX), Kosovo Police (KP), Kosovo Security Forces (KSF), la Kosovo Emergency Management Agency (EMA) e il Kosovo Security Council (KSC).
La “Silver Sabre 2018 – 1” è stata condotta in due fasi: la prima dedicata all’addestramento dei comandanti delle varie unità ed i rispettivi staff per testare le capacità di comando, controllo e coordinamento al fine di implementare l’interoperabilità in base ai differenti livelli di impiego; la seconda, sul terreno, ha visto l’intervento delle unità operative che hanno avuto modo di applicare le procedure di coordinamento in risposta alle differenti attivazioni, dal controllo della folla per ristabilire l’ordine pubblico, ad interventi per pubblica utilità.
La gestione delle emergenze è avvenuta mettendo alla prova l’intero sistema di sicurezza della regione, partendo dalla municipalità fino ad arrivare al Governo centrale del Kosovo e si è quindi avuto modo di testare la capacità di intervento e gestione delle emergenze da parte di tutte le organizzazioni ed istituzioni deputate, ognuna in aderenza al proprio mandato e ai propri compiti istituzionali.
Il Comandante della KFOR, il Generale CUOCI, nel suo discorso al personale avvenuto al termine dell’esercitazione, ha parlato dello scopo e degli obiettivi operativi di Silver Sabre come attività cardine della KFOR.
“L’obiettivo della NATO e di KFOR è quello di implementare le capacità e le competenze delle Organizzazioni di Sicurezza e delle Istituzioni in Kosovo nella gestione di disastri naturali ed altre tipologie di emergenze e KFOR rimane impegnata ad assicurare il suo supporto fino a quando la missione non sarà compiuta”.
Non a caso, “Enduring Commitment” è il motto che il Generale Cuoci ha scelto in qualità di 22° Comandante di KFOR, a testimonianza del costante impegno nel perseguimento degli obiettivi stabiliti per la missione NATO in Kosovo.
KFOR, in aderenza al suo mandato che discende dalla risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, opera in Kosovo per garantire la sicurezza, la stabilità e la libertà di movimento, come terzo risponditore dopo la Kosovo Police ed Eulex e, allo stesso tempo, collabora e supporta, insieme alla Comunità Internazionale, lo sviluppo del processo democratico e multietnico della regione.
Ciò comprende anche il supporto di KFOR allo sviluppo delle capacità delle Kosovo Security Force (KSF), attraverso l’addestramento, per consentirne l’intervento in supporto alla popolazione in caso di calamità, interventi di bonifica di ordigni esplosivi e altri compiti assimilabili a quelli della protezione civile.
Fonte: comunicato KFOR/Stato Maggiore Difesa
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