I ritorni italiani nel contratto per i Mangusta turchi al Pakistan
La conferma della firma del contratto tra l’esercito Pakistano e il Sottosegretariato turco per l’Industria della Difesa per la consegna di 30 esemplari dell’elicottero da attacco T129 ATAK determinerà contratti di rilievo anche per la Divisione Elicotteri di Leonardo.
“I negoziati per il contratto degli elicotteri T129 ATAK tra Turkish Aerospace Industries (TAI) e il ministero della Difesa Pakistano sono stati ufficialmente finalizzati” ha reso noto il Sottosegretariato di Ankara il 13 luglio.
Le consegne si svilupperanno nei prossini 5 anni e il valore del contratto, ufficialmente non reso noto, dovrebbe aggirarsi intorno a 1,5 miliardi di dollari secondo le valutazioni di molti osservatori (tra cui anche il Jane’s Defence Weekly) inclusi ricambi, addestramento, supporto logistico e munizioni.
Derivato dall’AgustaWestland (Leonardo) A129CBT Mangusta, l’ATAK 129 sembrerebbe riscuote interesse anche in Marocco, Bangladesh e Thailandia, che stanno valutando l’acquisizione di nuovi elicotteri da combattimento a costi ragionevoli.
La vendita degli ATAK, ordinati in 59 esemplari dall’esercito turco, comporta vantaggi anche per Leonardo Elicotteri che produce l’intero sistema di trasmissione dell’elicottero e alcune componenti avioniche. Del resto l’AW129 non è più in produzione in Italia e gli unici Mangusta disponibili sul mercato sono macchine di seconda mano italiane o nuove prodotte in Turchia da TAI.
Difficile estrapolare dati precisi ma se il contratto per i velivoli turchi del 2007 ha generato commesse in Italia per 1,2 miliardi di euro, è possibile ipotizzare che l’ordine pakistano determini produzioni “made in Italy” per almeno 500 milioni di dollari.
Foto: TAI, Esercito Turco e Chris Heal/Flickr
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