Un fine 2018 particolarmente attivo per l’industria aerospaziale russa
E’ stato un finale di anno particolarmente vivace quello del 2018 per l’ingegneria aerospaziale russa che ha portato a compimento numerosi primi voli nello specifico settore militare.
A partire dal Mil Mi-38T un elicottero la cui fascia di peso si colloca tra il Mi-8 e il Mi-26. A seguire, il 22 dicembre a Ulyanovsk ha fatto il suo primo volo di serie il nuovo aereo da trasporto Ilyushin Il-76MD-90A (o Il-476) con il numero di fabbrica 01-10, una versione radicalmente modernizzata dell’Il-76MD (“Candid” per la NATO); è dotato di un sistema digitale dei controlli di volo, glass cockpit, nuova avionica e motori Aviadvigatel PS-90A-76 con prestazioni superiori e consumi ridotti ed è capace di trasportare fino a 60 tonnellate di carico ad una distanza di circa 5000 Km.
Sviluppato sulla base di quest’ultimo, il 25 dicembre è toccato alla sua versione aerotanker: l’Il-78MD-90A (o Il-478) che ha svolto il primo volo presso l’aerodromo della Aviastar-SP di Ulyanovsk nell’ambito dei test fabbrica del velivolo stesso.
A seguire, come promesso lo scorso mese dal Vice Ministro della Difesa russo Alexei Krivoruchko ha volato l’ultima versione del bombardiere Tu-22M3(M) prendere il volo il 28 dicembre, proprio entro la fine del 2018 così come stabilito dallo stesso funzionario.
Infine, dopo l’invio di una cellula trasportata in due tranche presso l’Istituto Idroaerodinamico Centrale TsAGI, è toccato all’Il-112V sempre il 28 dicembre, effettuare un rullaggio di prova sulla pista dello stabilimento di produzione VASO a Voronezh.
Foto Iliyushin
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.