Sukhoi Su-30SMD: il nuovo aggiornamento del Su-30SM
Le società russe Sukhoi Aviation Holding e Irkut Corporation hanno iniziato lo sviluppo di una nuova versione del caccia multiruolo Sukhoi Su-30SM; a riferirlo è stata l’agenzia Interfax che ha citato una fonte del settore dell’aviazione militare.
La nuova versione che si chiamerà “Su-30SMD” sarà dotata dei moderni propulsori AL-41F-1S (117S) da 142 kN (31.900 lbf) attualmente installati sull’ultima generazione della famiglia dei Flanker: il Sukhoi Su-35.
Non si tratta di una novità assoluta poiché la notizia era stata trattata lo scorso ottobre da Analisi Difesa e in quel caso era stata la società ODK UMPO (Ufa Engine Industrial Association) ad aver annunciato l’upgrade con uno specifico documento motivando tale decisione – “al fine di unificare la produzione di motori forniti alle Forze Aerospaziali russe con quelli dei Su-35.”
Secondo la recente fonte tuttavia i voli di prova del nuovo Su-30MSD saranno previsti già agli inizi del 2020 e solo dopo i consueti test verrà presa una decisione definitiva sull’operazione di retrofitting di tutti Su-30SM attualmente in forza alla VKS (Aeronautica) e all’AV-MF (Marina).
Il motore aeronautico AL-41F-1S noto in Russia come “Izdeliye 117S” è un motore turbofan modulare a due alberi con controllo vettoriale della spinta e controllo digitale integrato che offre una spinta di 14.000 kgf con postcombustione inserita.
Il caccia Sukhoi Su-30SM (“Flanker-H” per la NATO) il cui primo volo è avvenuto nel settembre del 2010 è un derivato multiruolo del Su-27 basato sulle varianti Su-30MKI/MKM; è costruito proprio dalla suddetta Irkut Corporation e il suo sviluppo è stato effettuato sulla base dei requisiti emessi dalla Difesa russa.
Appartenente alla generazione “4+” questa specifica versione è equipaggiata con un’avionica migliorata, radar Bars-R, glass cockpit e un HUD (Head Up Display) grandangolare, oltre a nuovi sistemi di comunicazione e IFF, nuovi sedili eiettabili, configurazione degli armamenti rinnovata e ulteriori modifiche ad altri sistemi elettronici di fabbricazione russa a differenza degli apparati francesi o israeliani presenti sulle versioni MK.
Per il resto il Su-30SM mantiene la stessa struttura del velivolo da cui deriva. Progettato per guadagnare la superiorità aerea, il Su-30SM può agevolmente essere impegnato altresì nella neutralizzazione di bersagli terrestri e marittimi.
Sono oltre cento gli esemplari di Su-30SM a disposizione della VKS e dell’AV-MF, senza tralasciare il recente ingresso operativo nella pattuglia acrobatica dei Russian Knights e l’adozione da parte delle Forze Aeree di Armenia, Bangladesh, Bielorussia, Myanmar e Kazakistan.
Foto Irkut
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.