Moretti: riposizionare e rivitalizzare Finmeccanica
ASCA – La ”missione” di Mauro Moretti in Finmeccanica è quella di rivitalizzare e riposizionare l’azienda. E’ l’ingegnere stesso confidare, parlando con i giornalisti al salone dell’aerospazio di Farnborough, vicino Londra, il compito assegnatogli dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, all’epoca della sua designazione alla guida del gruppo per la difesa e l’aerospazio. “Renzi mi ha detto – ha spiegato Moretti -: ‘c’è la più grande industria del paese che ha bisogno di essere riposizionata e rivitalizzata’ e anche per questo ho accettato di buon grado l’incarico. Le cose che in coscienza non riesco a fare – ha aggiunto Moretti rispondendo a una domanda sulla possibilità di portare a termine il compito – non le accetto. Se ho accettato penso di farcela”. Questa azione, secondo il manager, passa anche attraverso il processo di divisionalizzazione del gruppo che permetterà risparmi per almeno il 20%. “Abbiamo già costituito una task force – ha spiegato Moretti – che sta guidando la divisionalizzazione. Entro il mese di luglio rivedremo tutta la parte delle strutture centrali. Costituiremo tre centri di coordinamento.
Uno su ricerca e sviluppo tecnologico, uno su gestione per il controllo degli investimenti e uno sullo sviluppo strategico, business e marketing per avere un ‘framework’. Per la divisionalizzazione ci prenderemo tutto il tempo necessario per non sbagliare. E’ un processo in progress e andremo anche nel 2015 per completare l’intero processo. La transizione tra un assetto e l’altro consentirà risparmi per almeno il 20% grazie a riduzioni di costi e sinergie”.
Anche il nuovo Piano industriale costituirà un tassello importante di questa nuova strategia. “La cosa più importante del Piano industriale sarà dove investire”, ha confidato Moretti, confermando che il nuovo Piano vedrà la luce a fine anno.
“L’obiettivo del nuovo corso – ha aggiunto il manager descrivendo quale sarà la strategia generale per gli investimenti – è rafforzare dal punto di vista economico, finanziario e industriale. Il problema è come e dove investire, selezionando gli investimenti. Oggi abbiamo troppe cose da fare e la competizione è fortissima. Il problema è che non abbiamo risorse per investire in tutti i settori e Finmeccanica deve decidere dove concentrare le risorse.
Dobbiamo concentrarci su poche cose ad alto contenuto tecnologico e ad alta redditività”. Per quanto riguarda poi le società che non sono rientrate nel processo di divisionalizzazione, ovvero il settore dei trasporti, AnsaldoBreda e Ansaldo STS e Drs, Moretti ha spiegato quale saranno le prossime mosse. Per AnsaldoBreda, “la ‘data room’ è aperta da un mese fino alla fine di luglio – ha detto Moretti – e chiederemo di fare offerte vincolanti per ragionare su cose concrete. A settembre valuteremo le proposte e saremo in grado di valutare tutte le offerte che ci sono per arrivare a decidere”. Per Drs, invece si punta ad un alleggerimento della compagnia delle attività ”no core’.
”Con Drs – ha detto Moretti – stiamo cercando di studiare in maniera approfondita il sistema di ‘proxy’ (ovvero il protocollo che tutela i sistemi ad alto contenuto tecnologico ritenuti strategici per il governo statunitense ndr.). Dobbiamo capire questa cosa dal punto di vista legale e industriale. Le sinergie possibili sono tante. Dobbiamo studiare la stabilizzazione e vedere quali parti sono di ‘core business’ e quali no. Ci sono comunque delle piccole attività che non sono di core, per quelle qualsiasi momento è opportuno per un alleggerimento”.
Anche per Fata, società diversificata operante nel campo della progettazione e realizzazione di impianti industriali completi, il destino sembra essere quello della dismissione. ”Probabilmente al prossimo Cda – ha detto Moretti – porterò il problema delle dismissioni di Fata, perché non c’entra nulla con il nostro core business.
Non so cosa ‘c’azzeccava’, però adesso non ‘c’azzecca”. Infine, la nuova filosofia di Moretti per la compagnia si dovrà riflettere anche sul programma per lo sviluppo dell’F35, il caccia di nuova generazione della Lockheed Martin e al quale partecipa anche Alenia Aermacchi, con il tentativo di realizzare più parti dell’aereo con valore tecnologico aggiunto. ”Noi abbiamo lavorato, come sta facendo il governo italiano, per far s’ che nell’ambito dell’accordo sull’F35 la nostra industria non faccia solo parti di struttura, ma anche quelle pregiate e questo può aprire campi importanti come è successo per l’Eurofighter”, ha detto Moretti.
Del resto, secondo Moretti, Finmeccanica sembra già riscuotere il consenso della borsa e dei clienti. ”Siamo in un momento positivo – ha detto Moretti – perchè la borsa sembra stia dando fiducia a questo corso e vediamo avvicinarsi clienti e investitori”.
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