Myasishchev converte un Antonov An-140-100 per la fotografia aerea
Come anticipato sul nostro canale Telegram lo scorso mese la società russa di costruzione di macchine sperimentali Myasishchev facente capo alla United Aircraft Corporation (UAC), ha completato la modernizzazione e contestuale modifica di un velivolo da trasporto Antonov An-140-100 in aereo da ricognizione fotografica e rilievi cartografici.
L’An-140-100 avrebbe ottenuto presso gli stabilimenti della Myasishchev la necessaria conversione parziale della cellula e dei suoi sistemi di bordo oltre all’installazione di apposite attrezzature speciali che faciliteranno la mappatura aerea dell’area sottoposta a sorvolo.
Secondo la dichiarazione resa dalla UAC nel prossimo futuro il velivolo dovrà essere sottoposto a controlli specifici e iniziare i primi voli di prova. Durante le prove una serie di test completi dovrà essere eseguita in varie condizioni a terra e in volo per confermare la sicurezza e l’affidabilità della struttura, oltre che per assicurare l’operabilità delle apparecchiature installate.
La speciale variante dell’An-140-100 sarà in grado di condurre così una mappatura ad alta risoluzione degli spazi terrestri e marini sottoposti a scansione e rilevamento fotografico. Le foto che verranno scattate potranno poi essere utilizzate per creare mappe elettroniche e digitali e modelli spaziali e tridimensionali per differenti scopi d’uso.
Quasi certamente l’ingresso in servizio degli An-140-100 in versione speciale consentirà la radiazione degli Antonov-Beriev An-30 (Codice NATO “Clank”), uno specifico derivato dal velivolo da trasporto/passeggeri An-24 (Codice NATO “Coke”) utilizzato per la ricognizione e la cartografia aerea che a suo tempo mandò in pensione i vecchi Lisunov Li-2FK e Ilyushin Il-14FK.
L’An-30 opera ancora oggi nella Forza Aerospaziale russa ed è stato visto in volo sopra la Siria e nei compiti di ricognizione nell’ambito della missione internazionale Open Skyes.
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.