Atene stringe i rapporti politici e militari con Abu Dhabi
(aggiornato alle ore 22.30)
Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis si è recato in visita ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti il 18 novembre per una visita ufficiale culminata con la firma di un accordo di cooperazione politica e nel settore della Difesa.
I due Stati sono accomunati dal confronto con la Turchia nel mediterraneo Orientale e in Libia, dive Abu Dhabi appoggia l’Esercito nazionale Libico del generale Khalifa Haftar.
Gli accordi di partenariato strategico, politica estera e cooperazione militare sono stati resi noti dai tweet di Mitsotakis e del principe ereditario degli Emirati Arabi Uniti, Mohammed bin Zayed Al Nahyan ma i governi dei due Stati non hanno rilasciato dettagli sui contenuti degli accordi.
Secondo il il sito di notizie greco Greek Reporter, ripreso dal giornale emiratino al-Monitor i due leader hanno discusso di terrorismo e delle azioni della Turchia nella regione mediterranea.
L’intesa tra Atene e Abu Dhabi era già emersa chiaramente quando 4 caccia F-16 emiratini erano stati schierati a Creta, nella base della Baia di Suda (nella foto sopra), durante il periodo di maggiore tensione tra la Grecia e la Turchia in seguito alle perforazioni energetiche della nave turca Oruc Reis nelle acque greche e cipriote.
Nel maggio scorso Grecia, Emirati Arabi Uniti, Cipro, Egitto e Francia avevano rilasciato una dichiarazione congiunta in cui condannavano l’esplorazione energetica della Turchia nel Mediterraneo orientale.
La Turchia ha risposto definendo i paesi una “alleanza del male”.
Sempre più stretti anche i rapporti tra Grecia ed Egitto, alleato di ferro di sauditi ed emiratini. Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha incontrato Mitsotakis ad Atene l’11 novembre: al centro dei colloqui la minaccia turca e la situazione nel Mediterraneo Orientale.
Oggi la marina militare turca ha emesso tre nuovi messaggi nel sistema di allerta marittimo Navtex, ribadendo di riservarsi la possibilità di compiere esercitazioni militari a fuoco nel Mar Egeo fino a fine anno, dopo che Atene aveva annunciato “esercitazioni aeronautiche” a nord dell’isola di Lemno e a sud dell’isola di Icaria, in diversi punti dell’Egeo. Ankara sostiene che le isole nell’area dovrebbero essere demilitarizzate in base ai trattati di Losanna del 1923 e di Parigi del 1947 e denuncia una “violazione del loro status”.
Foto al-Monitor, Twitter e Governo Egiziano
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