In consegna all’Aeronautica Russa il primo Sukhoi Su-57 di serie
Il ministero della Difesa russo riceverà il primo caccia di quinta generazione Sukhoi Su-57 di produzione di serie entro la fine dell’anno.
Lo ha riferito una fonte dell’industria della Difesa russa all’agenzia TASS: – «Il Ministero della Difesa – ha dichiarato la fonte – riceverà il primo Su-57 seriale con il motore del primo stadio operativo (il turbofan Lyulka AL-41F1, ovvero il propulsore che equipaggia i Su-35) nel dicembre di quest’anno e altri quattro aerei della stessa tipologia nel 2021.
Le consegne dei nuovi Su-57 cresceranno successivamente al ritmo di 15 esemplari l’anno per i successivi anni, motivo per cui il contratto firmato nel 2019 per 76 caccia da consegnarsi entro la fine del 2028 sarà ampiamente rispettato.»
Un’altra informazione essenziale invece, relativamente ai Su-57 dotati del nuovo motore appositamente sviluppato, ovvero il Saturn AF-41F3 noto come “Izdeliye 30” (o progetto 30) realizzato dalla United Engine Corporation (UEC) e i cui test di volo sono iniziati a dicembre 2017 è che, sempre secondo la suddetta fonte, dovrebbero essere consegnati a partire dalla seconda metà del 2022.
Il Sukhoi Su-57 (codice NATO “Felon”) è un caccia multiruolo monoposto di 5^ generazione progettato per neutralizzare tutti i tipi di bersagli aerei, terrestri e navali a lunghe e/o brevi distanze superando le moderne misure di difesa aerea nemica.
Il prototipo noto con la sigla di T-50 PAK-FA è andato in volo per la prima volta il 29 gennaio 2010. Rispetto ai suoi predecessori il Su-57 vanta caratteristiche innovative mai apparse su un caccia di fabbricazione russa: dall’uso di materiali compositi all’impiego di numerose tecnologie innovative (alcune ancora top secret), dalla configurazione aerodinamica – incluso delle baie interne per le armi – che contribuiscono ad una bassa segnatura radar e IR ad un innovativo sistema avionico in grado di aumentare la situational awareness sul campo di battaglia e ridurre drasticamente il carico di lavoro del pilota.
Senza tralasciare un innovativo sistema radar delocalizzato su più punti della fusoliera e una serie estesa di armamenti alcuni di nuova concezione o finora appannaggio esclusivo di alcune categorie specifiche di velivoli della Forza Aerea russa.
Nel 2018 infne, il Su-57 è stato dislocato nel teatro siriano per una breve serie di collaudi in un contesto operativo.
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.