Export di armamenti: la relazione della Commissione Difesa del Senato
Il dibattito sull’export nazionale di armamenti generato dalle crisi che vedono l’Italia contrapposta a Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita ed Egitto sembra aver generato vivaci reazioni anche in ambito politico e parlamentare.
Lo conferma anche la Relazione della Commissione Difesa del Senato, presieduta dal senatore Roberta Pinotti (PD), sulle “Operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento, relativa all’anno 2020”.
Presentata dal relatore, senatore. Massimo Candura (Lega), al termine di una serie di audizioni di esponenti istituzionali, del mondo dell’industria ed esperti del settore, è stata approvata ieri all’unanimità.
Il testo si conclude con valutazioni rilevanti e ritiene necessario che il Governo:
- valuti la possibilità di reintrodurre un comitato interministeriale responsabile di formulare gli indirizzi generali per le politiche di scambio nel settore della difesa; di definire le direttive d’ordine generale per l’esportazione, l’importazione e il transito dei materiali di armamento e di sovrintendere all’attività degli organi preposti all’applicazione della legge;
- garantisca la piena informazione del Parlamento tali indirizzi generali e su tali direttive;
- rafforzi la leggibilità della Relazione e dei dati in essa contenuti, valutando in particolare di reintrodurre la prassi – avviata a partire dal 2006 e interrotta pochi anni dopo – di accompagnare il testo con un Rapporto sui lineamenti di politica del Governo in materia di interscambio di equipaggiamenti militari, a cura della Presidenza del Consiglio, come introduzione di carattere politico del documento;
- garantisca la coerenza tra le politiche in materia di esportazione dei materiali di armamento e l’esercizio dei poteri speciali (cd. “golden power”) nei settori di rilevanza strategica per il Paese;
- esprima chiaramente, nella Relazione l’impatto strategico delle scelte che si compiono nelle procedure di autorizzazione o di diniego delle esportazioni dei materiali di armamento, con particolare riferimento alle ricadute politico[1]diplomatiche e di sicurezza, e a quelle di natura commerciale, industriale e occupazionale;
- persegua le attività previste dalle recenti normative in tema di rapporti Gov-to-Gov, completando il processo di implementazione delle norme in materia, anche mediante il potenziamento, dal punto di vista strumentale e del personale, delle competenti strutture amministrative della Difesa
Da sottolineare soprattutto come il tema dell’istituzione di un comitato interministeriale responsabile di formulare gli indirizzi generali per le politiche di scambio nel settore della difesa, tema sviluppato anche Analisi Difesa, sia ormai al centro di questo dibattito.
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