Accordo militare (ma non politico) tra Kiev e i separatisti
Si rafforza la tregua in atto tra le forze ucraine e i separatisti filorussi con un accordo militare che mira a distanziare i contendenti pur in assenza di un accordo politico tra le due parti. Sabato il governo di Kiev e i separatisti filorussi hanno concordato la creazione di una zona cuscinetto di 30 chilometri di profondità lungo la linea del fronte fra le due parti in Ucraina orientale. L’intesa è giunta nella notte dopo sette ore di negoziati a Minsk, in Bielorussia. Ciascuna delle due parti si impegna a ritirare di 15 chilometri le armi pesanti, ha spiegato l’ex presidente ucraino Leonid Kuchma, che rappresenta il governo di Kiev ai negoziati. Citato dall’agenzia russa Interfax, Kuchma ha aggiunto che le parti hanno convenuto anche sul ritiro di tutte le forze straniere dall’Ucraina.
A questo proposito il generale americano Philip Breedlove, comandante in capo delle forze alleate, ha dichiarato nel corso dei capi di stato maggiore della Nato a Vilnius in Lituania, che le forze russe sono “ancora presenti all’interno dell’Ucraina”.
Infine l’accordo di Minsk prevede un ampliamento lungo tutto il confine russo-ucraino della missione degli osservatori dell’Osce, l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa. L’ambasciatore russo a Kiev, Mikhail Zurabov, che era presente ai colloqui, ha spiegato che le parti hanno concordato sulla delimitazione della linea del fronte. L’accordo appena raggiunto, ha spiegato, entrerà in vigore entro 24 ore. I leader separatisti hanno intanto fatto sapere che la questione dello status dei territori sotto il loro controllo verrà discussa ad un prossimo round di negoziati.
Il governo di Kiev è disposto a concedere l’autogoverno ai separatisti purché rimangano in uno Stato ucraino unitario ma i ribelli insistono che non rinunceranno alla loro indipendenza. Sempre sabato le milizie dell’autoproclamata repubblica di Donetsk e le forze regolari ucraine hanno compiuto un nuovo scambio di 76 prigionieri di guerra, 38 per parte. Lo riporta l’Itar Tass, precisando che lo scambio è avvenuto nella zona di Konstantinovka, 60 km a sud di Donetsk.
Nei giorni scorsi, in applicazione degli accordi di Minsk dello scorso 5 settembre, sono avvenuti altri due scambi di prigionieri.
Foto : Ria Novosti, Ministero Difesa ucraino
RedazioneVedi tutti gli articoli
La redazione di Analisi Difesa cura la selezione di notizie provenienti da agenzie, media e uffici stampa.