L’Italia cede alla Spagna il comando di UNIFIL in Libano
Si è svolta il 28 febbraio a Naqoura, sede del Comando ONU della Missione UNIFIL, la cerimonia di avvicendamento tra il Generale di Divisione Stefano Del Col, Capo Missione e Comandante delle Forze uscente e il Generale dell’ Esercito spagnolo Aroldo Lázaro Sáenz subentrante.
All’evento hanno preso parte in rappresentanza del governo italiano il Sottosegretario alla Difesa Sen. Stefania Pucciarelli, l’Ambasciatore d’Italia in Libano Nicoletta Bombardiere. Presenti anche il Ministro della Difesa spagnolo, María Margarita Robles Fernández con il suo Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e le massime autorità civili e militari del Libano tra cui il Ministro della Difesa libanese Maurice Sleem e il Comandante delle Lebanese Armed Forces (LAF) Generale Joseph Aoun.
Il Generale Del Col ha assunto il comando di UNIFIL nell’estate 2018 espletando il quarto mandato che dal 2007 ha visto un Comandante italiano assumere la guida dei Caschi Blu nel Libano meridionale.
Dopo oltre tre anni e mezzo di intensa e operosa leadership cede il comando al Generale Lázaro, consegnando un teatro operativo che più di ogni altra area di interesse comunitario, in questi anni, ha subito importanti cambiamenti, nonchè caratterizzato da grandi sfide che hanno richiesto uno sforzo costante per il mantenimento della stabilità lungo la Blue Line, centro di gravità della missione.
Numerosi i momenti significativi, dalla scoperta di tunnel che attraversavano la Blue Line nel 2018, all’esplosione nel porto di Beirut nel 2018 dove UNIFIL ha fornito un contributo rilevante per la rimozione delle macerie, lo sgombero e la messa in sicurezza dell’area, fino alle tensioni dovute alle frequenti violazioni aeree e lanci di missili dal Libano a Israele , fino all’onerosa azione di contrasto e gestione emergenziale dell’impatto della pandemia COVID-19 sull’area di operazione.
Un impegno che in un quadro cosi articolato, come riconosciuto recentemente dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, è andato oltre l’assolvimento del mandato confermando i peacekeeper militari e civili nell’Area di Operazione e sulle navi di UNIFIL alla guida del Gen. Del Col, quale garanzia di equilibrio nell’assicurare canali di comunicazione aperti per ridurre la tensione tra le parti e prevenire gravi escalation in un paese dove la stabilità resta vulnerabile.
“Dal punto di vista della sicurezza lascio un Paese che non ha visto più la guerra da 16 anni”, osserva il generale Del Col ricordando però che “…gli ultimi razzi lanciati dal Libano verso Israele sono stati ad agosto scorso: la crisi è dietro l’angolo, ma anche grazie a UNIFIL la situazione è stabile e lascio il Paese con la consapevolezza che entrambe le parti non vogliono scatenare un’altra guerra”.
“Il mio auspicio è che ci si possa muovere da questa situazione in un cessate il fuoco permanente, in un processo di pace in evoluzione… La via della pace non è facile… UNIFIL la sostiene”.
Nel discorso di saluto il Comandante della Missione ha ringraziato il governo del Libano, per il sostegno ricevuto oltre ai leader civili e religiosi locali, nonché la popolazione locale, per la fiducia riposta nella missione sottolineando che “In Libano bisogna avere il coraggio di guardare avanti al futuro, girando le spalle al passato, per un costruire un futuro di pace per i due Paesi”.
Tra i ricordi che l’Head of Mission e Force Commander di UNIFIL uscente si porterà dietro c’è il calore della gente del posto. “In Libano ci sono situazioni difficili anche sotto l’aspetto umano – racconta – abbiamo lavorato anche con scuole con persone diversamente abili, ricorderò il sorriso dei bambini”.
Fonte: Stato Maggiore Difesa
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