Il Pentagono gira a Kiev gli elicotteri russi Mi-17 afghani
Mosca ha protestato con gli Stati Uniti per l’invio in Ucraina di elicotteri di fabbricazione russa Mi-17 comprati dal Pentagono e trasferiti negli anni scorsi alle forze aeree dell’Afghanistan.
Il contratto prevedeva che “gli elicotteri venissero trasferiti alle forze afghane e non potevano essere riesportati in nessun paese terzo”, si legge in un comunicato del Servizio federale russo per la cooperazione tecnica e militare, diffuso da Interfax.
Il prossimo trasferimento in Ucraina di 11 elicotteri Mi-17 era stato rivelato proprio dal Pentagono che ha reso nota la lista degli equipaggiamenti da fornire a Kiev che include 16 elicotteri multiruolo di questo tipo.
Lo scorso agosto, quando i talebani hanno assunto il controllo dell’Afghanistan, gli elicotteri si trovavano fuori dal paese per la manutenzione. Come evidenzia l’agenzia di stampa Adnkronos, per una curiosa coincidenza della storia, al momento dell’invasione russa, 5 di questi elicotteri erano in manutenzione proprio in Ucraina, dove i tecnici conoscono bene questi mezzi. Questi cinque sono stati già trasferiti alle forze di Kiev, gli altri 11 verranno inviati dagli Stati Uniti.
Con la caduta di Kabul, nell’agosto scorso, gli Stati Uniti hanno lasciato in mano ai Talebani circa 7 miliardi di dollari di equipaggiamento militare, come ha rivelato un rapporto inviato dal Pentagono al Congresso e reso noto dalla televisione CNN.
Nel rapporto si legge anche che il Dipartimento della Difesa non ha in programma di tornare in Afghanistan per “recuperare o distruggere” le attrezzature. Dei 18,6 miliardi di dollari di attrezzature consegnate alle forze afghane dal 2005 all’agosto 2021, ben 7,12 miliardi di dollari sono rimasti in Afghanistan, precisa ancora il rapporto. Tra questi ci sono aerei, munizioni terra-aria, veicoli militari, armi, apparecchiature per la comunicazione e altri materiali.
Foto US DoD
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