Mosca riunisce le aziende aerospaziali Sukhoi e MiG nella UAC
Lo scorso 1° giugno le società aeronautiche Sukhoi Company e MiG Corporation sono state unite a PJSC OAK (UAC) e le corrispondenti voci unificate sono state iscritte nel Registro nazionale delle persone giuridiche dello Stato russo. Tale operazione (già ampiamente anticipata nel 2017 da Analisi Difesa) è stata approvata dal Consiglio di amministrazione di UAC nel novembre 2021 e due mesi dopo la decisione è stata convalidata dagli azionisti di tutte e tre le società che formano adesso la divisione Combat Aviation della holding UAC.
Entrambe le società affiliate sono tra i leader nel settore aeronautico globale, hanno forti competenze di progettazione e un pool di sviluppi promettenti, forniscono un ciclo di lavoro completo dalla progettazione di aeromobili e la sua produzione al servizio post-vendita e alla modernizzazione degli aeromobili.
«La riorganizzazione attuata completa una delle tappe importanti della trasformazione aziendale di UAC con i marchi Sukhoi e MiG, forti e famosi in tutto il mondo, manterranno le proprie produzioni e i centri di design e progettazione continueranno a svilupparsi» ha affermato Sergey Chemezov, Direttore generale di Rostech State Corporation
“PJSC UAC quindi, diventa non solo il centro aziendale del gruppo UAC ma anche una società operativa che gestisce direttamente gli uffici di produzione e progettazione, implementa programmi aeronautici e sviluppa attrezzature avanzate.»
Non si tratta dell’unica area delle consociate UAC in cui è in corso il consolidamento e l’accentramento della gestione: nel novembre dello scorso anno lo stabilimento di aeromobili PJSC VASO di Voronezh, l’impresa JSC Aviastar-SP con sede a Ulyanovsk e la JSC EMZ (Myasishchev) con sede a Mosca sono state aggiunte alla business unit del bureau OJSC Il (Ilyushin), che si occupa soprattutto dello sviluppo e produzione di aerei da trasporto.
L’UAC ha anche consolidato infatti la divisione strategica dell’aeronautica della PJSC Tupolev, che, oltre al Design Bureau di Mosca ora include anche lo stabilimento Kazan Aircraft Production Association (KAPO).
La ragione di tali iniziative su larga scala all’interno dell’UAC è principalmente il consolidamento delle capacità di ricerca e produzione dell’industria aeronautica militare russa, la semplificazione e lo snellimento della struttura aziendale, l’eliminazione della duplicazione delle funzioni amministrative e infine la riduzione dei costi.
Del tutto inaspettata nel processo di fusione MiG-Sukhoi-UAC è stata l’assegnazione della posizione di CEO a Ilya Tarasenko (ex CEO di MiG Corporation), mentre Igor Ozar, CEO di Sukhoi Company non ha avuto altri incarichi.
D’altra parte già lo scorso anno Dmitrij Litovkin, esperto militare della rivista di settore “Nezavisimoe Voennoe Obozrenie” affermava: – «Sukhoi era commercialmente più efficiente rispetto a MiG ma sorprendentemente è stato licenziato il suo Amministratore delegato. Potenzialmente, questo è il risultato della rivalità interna tra le élite russe.»
Sotto la guida di Ozar, Sukhoi non solo ha firmato numerosi contratti per la fornitura di bombardieri di prima linea Su-34 e di caccia multiruolo Su-35 ma ha anche portato a termine il progetto del caccia multiruolo stealth di 5ª generazione Su-57 riuscendo altresì ad iniziarne la produzione in serie.
La United Aircraft Corporation è il raggruppamento di aziende aeronautiche e aerospaziali russe creato nel 2006 con l’obiettivo principale di consolidare le attività delle più grandi imprese aerospaziali russe come Sukhoi, MiG, Ilyushin, Tupolev, Yakovlev e Beryev.
L’UAC fa a sua volta parte di Rostec State Corporation, la più grande azienda industriale russa che comprende più di 800 organizzazioni di ricerca scientifica e produttive nei settori aerospaziale, radioelettronica, tecnologie mediche e tecnologie dei materiali.
Foto UAC
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.