L’Oman guarda al SAMP/T e ai blindati Freccia e Centauro 2
Nei giorni scorsi il capo di stato maggiore dell’’Esercito, generale di corpo d’armata Pietro Serino, ha ricevuto a Roma visita del generale di divisione Matar bin Salim bin Rashid al-Balushi, comandante del Reale Esercito dell’Oman nel quadro della cooperazione bilaterale militare tra Italia e Oman.
Durante l’incontro, il Generale Serino ha espresso la sua soddisfazione per il saldo e durevole rapporto di collaborazione stabilito tra le due forze armate, sottolineando l’attuale senso di amicizia e cooperazione nei diversi campi dell’addestramento e della formazione, illustrando il livello dell’Esercito Italiano e le missioni operative in atto.
La visita, conclusasi il 10 agosto, ha permesso di concretizzare meglio l’interesse del Sultanato dell’Oman per mezzi e armamenti di produzione italiana e già in dotazione al nostro esercito.
Nella stessa giornata, il generale al-Balushi ha visitato il Comando Artiglieria Controaerei dell’Esercito, presso la caserma Santa Barbara di Sabaudia dove la delegazione ha assistito ad un briefing sulla specialità nel corso del quale sono state evidenziate le capacità di difesa controaerei e antimissile dei sistemi a media portata SAMP/T (Superficie Aria Media Portata/Terrestre) e a cortissima portata Stinger.
È stata inoltre presentata la componente antidrone dell’Esercito, rappresentata dal Centro di Eccellenza Counter Mini/Micro Aeromobili a Pilotaggio Remoto e sono state illustrate le capacità operative, gli assetti esprimibili e le tecnologie a disposizione del 41° Reggimento “Cordenons” per le attività di sorveglianza del campo di battaglia.
Successivamente, presso la Scuola di Cavalleria di Lecce la delegazione omanita ha potuto visionare le nuove piattaforme ruotate da combattimento, il Veicolo Blindato Medio (VBM) Freccia e la blindo Centauro 2: entrambi mezzi che potrebbero riscuotere l’interesse dell’Oman il cui esercito dispone già di 9 blindo Centauro B1 in versione caccia carri con il cannone da 120 mm Rheinmetall L44.
L’Esercito dell’Oman deve valutare la sostituzione di 174 blindati 8×8 Mowag/Bae Piranha 2 presenti in 7 versioni e di 56 ruotati francesi VAB 4×4 e 6×6 di cui 6 in versione porta-mortaio da 120 mm, 6 in versione VCI con torretta e cannone da 20 mm e 6 in versione trasporto truppe VTT.
Nel campo della difesa aerea il Sultanato deve rimpiazzare i vecchi sistemi missilistici italiani Aspide e valuta l’adozione di sistemi anti-drone.
Presso le tensostrutture che accolgono i VBM Freccia – nelle configurazioni “controcarro”, “porta mortaio”, “combat” – e 3 esemplari Blindo Centauro 2, la delegazione omanita ha potuto visionare le due piattaforme e confrontarsi con gli istruttori della Scuola di Cavalleria e con il personale tecnico specialistico.
Nel corso dell’incontro Serino e al-Balushi hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra i due eserciti e formalizzato la disponibilità dell’Esercito Italiano al supporto nell’addestramento del personale dell’Oman nelle proprie strutture, rinnovando così l’offerta formativa già erogata negli anni passati a diversi eserciti del Medio Oriente ed esplorando nuovi ambiti di cooperazione, nonché nuovi corsi di formazione sui veicoli ruotati in uso o di futuro impiego dei due Eserciti.
(con fonte comunicato Esercito Italiano)
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