Armi occidentali all’Ucraina: meno surplus e più nuove produzioni
Le ultime forniture militari occidentali all’ucraina confermano il progressivo e repentino calo di armi e mezzi surplus prelevati dai depositi o dai reparti delle diverse forze armate delle nazioni della NATO e un crescente ricorso a nuovi equipaggiamenti direttamente ordinari e prodotti dalle aziende occidentali per le esigenze delle forze armate di Kiev.
Da un lato quindi si conferma l’esaurimento delle capacità di cessione di armi, mezzi e munizioni soprattutto da parte degli europei, la cui consegna a Kiev rischia di indebolire le forze dei paesi donatori, dall’altro il maggior coinvolgimento delle aziende del settore Difesa impone stanziamenti finanziari di cui beneficerà Kiev ma anche il l’industria.
Stati Uniti
L’ultimo pacchetto di aiuti militari statunitensi a Kiev approvato il 28 settembre ha un valore di 1,1 miliardi di dollari e comprende 18 sistemi campali d’artiglieria HIMARS, acquistati direttamente dal Pentagono a differenza dei 16 forniti precedentemente provenienti dagli stock delle forze armate statunitensi e che di conseguenza avranno tempi di consegna più lunghi.
“L’acquisto a lungo termine di HIMARS di nuova produzione per l’Ucraina non preclude agli Stati Uniti la possibilità di continuare a fornire sistemi in servizio con le forze statunitensi, se necessario, ha precisato un funzionario del Dipartimento della Difesa.
L’ultimo pacchetto di aiuti comprende anche:
- 150 4×4 Humvee,
- 150 veicoli tattici,
- attrezzature per l’eliminazione degli ordigni esplosivi, giubbotti antiproiettile, sistemi di comunicazione tattica sicura, di sorveglianza e ottica
- 20 radar multi-missione in grado di tracciare oggetti e minacce in volo, inclusi colpi di mortaio e artiglieria e velivoli senza pilota
Dall’intervento russo in Ucraina il 24 febbraio 2022, gli Stati Uniti hanno fornito aiuti militari all’Ucraina per circa 16,2 miliardi di dollari.
Canada
L’Ucraina chiede al Canada ulteriori forniture di armamenti e mezzi con una lettera inviata a inizio settembre al ministro della Difesa Anita Anand dal suo omologo ucraino Oleksii Reznikov, quasi tre settimane fa.
Lo hanno reso noto fonti della Difesa canadese alla rete televisiva CBC News. In particolare Kiev chiede un maggior numero di veicoli da combattimento ruotati 8×8 LAV 6 prodotti da General Dynamics Land Systems in Ontario, dopo i 39 esemplari già forniti e provenienti da un lotto inizialmente destinato all’Esercito Canadese.
Gli ucraini affermano di aver bisogno di un veicolo da combattimento dotato di un cannone da 25 mm, un ulteriore lotto di obici M777 da 155 mm con molte munizioni oltre ad abbigliamento invernale per le truppe. Il Canada ha stanziato finora 626 milioni di dollari per fornire supporto militare all’Ucraina.
Francia
Parigi è pronta a fornire a Kiev da 6 a 12 nuovi obici Caesar, originariamente destinati alla Danimarca che avrebbe accettato di posticipare la commessa per il suo esercito: lo ha riportato il quotidiano “Le Monde”. Un portavoce del ministero della Difesa si è rifiutato di fornire conferme o dettagli in proposito
Lituania
Il ministero della Difesa della Lituania ha firmato un accordo con la società polacca WB Group per l’acquisto di 37 droni kamikaze (munizioni circuitanti) e un lanciatore da fornire alle forze ucraine. Secondo quanto riferiscono i media ucraini, gli armamenti raggiungeranno Kiev in ottobre o novembre. Le forze armate ucraine hanno già ricevuto il sistema antidrone polacco SKY CTRL.
Norvegia
Norvegia, Danimarca e Germania acquisteranno obici semoventi e munizioni di artiglieria che saranno donati all’Ucraina. Il governo di Oslo ha reso noto uno di stanziamento di 92 milioni di euro suddivisi tra le tre nazioni per acquisire in Slovacchia 16 obici semoventi da 155 mm missili Zuzana-2 (nella foto sopra), sistemi peraltro già in uso nell’esercito ucraino in seguito alla donazione di alcuni esemplari da parte di Bratislava.
Foto: US DoD e Kotadef
RedazioneVedi tutti gli articoli
La redazione di Analisi Difesa cura la selezione di notizie provenienti da agenzie, media e uffici stampa.