I Raptor scortano gli F-16 giordani nei raid cointro l'IS
Nei recenti attacchi aerei alle roccaforti dello Stato Islamico (IS), i caccia della Royal Jordanian Air Force (RJAF) avrebbero operato in coppia con gli F-22 e gli F-16CJ delle Forze aeree USA (USAF).
A comunicarlo è stato il portavoce del Pentagono, Colonnello Steve Warren, che venerdì scorso ha confermato alla stampa che i caccia stealth USAF sono parte dello “standard strike package” utilizzato dalla coalizione nella guerra all’IS in Siria ed Iraq.
L’ordine di scortare i jet giordani negli attacchi ad Al-Hasakah, Siria orientale, sarebbe arrivato direttamente dal Combined Air Operations Center (CAOC) di Al Udeid, base aerea del Qatar dove ha sede il comando operativo per il Medio Oriente del Comando Centrale USAF (USAFCENT).
Il Colonnello Warren ha, inoltre, dichiarato che ulteriori velivoli a controllo remoto sono stati messi a disposizione per le successive missioni intelligence; velivoli della coalizione hanno quindi condotto nove attacchi nei pressi di Kobani e otto attacchi supplementari su settori dell’Iraq controllati dall’IS.
Secondo quanto diramato dal Dipartimento della Difesa USA, nell’ambito dell’Operazione “Inherent Resolve”, a partire dal 5 febbraio, gli aerei della coalizione hanno condotto 2.294 attacchi aerei: 1.259 in Iraq e 1.035 in Siria; 1.856 quelli effettuati dai caccia USAF, 438 dalle altre Forze aeree che aderiscono alla coalizione. (IT log defence)
Foto: Lockheed Martin e RJAF
Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli
Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.