Anche i caccia JF-17 pakistani in gara in Bulgaria
La società aerospaziale Pakistan Aeronautical Complex ha offerto alla Bulgaria il caccia multiruolo da combattimento PAC JF-17 Thunder, conosciuto nella versione cinese come CAC FC-1 Xiaolong (Fierce Dragon). La notizia, pubblicata dall’agenzia di stampa bulgara novinite.com, precisa che il velivolo viene proposto come alternativa ai caccia in lizza per la gara d’appalto relativa alla fornitura di 16 aerei da combattimento che andranno a sostituire gli ormai datati MiG-29 Fulcrum e Sukhoi Su- 25 Frogfoot che compongono la Bălgarski Voennovăzdušni sili, flotta delle Forze aeree bulgare. Nessun dettaglio circa i tempi di consegna e i costi anche se Sofia sembra propendere per l’acquisto di aerei di seconda mano anziché velivoli nuovi.
Quindici le offerte presentate e tre quelle fino ad ora rimaste in gara: gli Stati Uniti, con gli F-16 Block 25 provenienti dalla base aerea Davis-Monthan di Tucson, in Arizona, velivoli già fuori servizio negli USA che verrebbero acquisiti a costo zero viste le spese di revisione ed aggiornamento che supererebbero il valore stesso dei caccia; la Svezia, con Saab che propone 16 JAS 39C/D Gripen nuovi con consegna a 24 mesi e l’Italia con un’offerta da 35 milioni di dollari per 8 Eurofighter Typhoon di seconda mano.
Sviluppato dal consorzio Pakistan Aeronautical Complex (PAC) e Chengdu Aircraft Industry Group (CAC), il JF-17/FC-1 è un caccia monoposto multiruolo di quarta generazione ++. Spinto da un motore turbofan Klimov RD-93, di concezione russa e di costruzione cinese, raggiunge una velocità massima di Mach 1.6 e una in quota di servizio di 55.500 ft (16.920 m). Il range operativo è di 1.880 miglia nautiche (3.482 chilometri), quello in configurazione da combattimento è di 840 miglia (1.352 km).
Equipaggiato con un cannone a due canne Gryazev-Shipunov GSh-23 calibro 23 mm o GSh-30 da 30 mm, è dotato di sette i punti di attacco (quattro sub-alari, due alle stremità delle ali e uno sotto la fusoliera) sui quali possono essere alloggiati due serbatoi supplementari da 3.400 chili (7.500 libbre) e varie configurazioni di armamento: missili aria-aria a corto raggio, MAA-1 Piranha o AIM-9L/M o PL-5EII o PL-9C; missili aria-aria oltre il raggio visivo (Beyond visual range) PL-12/SD-10; missili aria-superficie MAR-1 (anti radiation), Ra’ad ALCM (Stealth Cruise Nuclear capabilities), CM-400AKG (supersonico anti-nave); bombe non guidate MK-82, MK-84, Matra Durandal, CBU-100/MK-20 Rockeye; bombe guidate a guida laser GBU-10, GBU-12 e LT-2; bombe guidate a sensore elettro-ottico H-2 e H-4; bombe a guida satellitare LS-6.
L’avionica prevede una suite Electronic Warfare Digital Electronic Engine Control (DEEC), un radar per il controllo del fuoco NRIET KLJ-7, visore notturno NVG compatibile con il cockpit, self-protection radar jamming pod KG-300G, day/night targting pod WMD-7 e suite di contromisure Chaff & Flares. (IT log defence)
Foto: PakMr.blogspot.com
Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli
Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.