News da Mosca
5 nuovi Yak-130 per la VVS
L’Aeronautica Militare russa (VVS) tramite il suo portavoce colonnello Igor Klimov ha svelato all’agenzia di stampa Interfax-AVN che al termine dell’accettazione di un lotto di cinque nuovi addestratori Yakovlev Yak-130 avvenuta presso lo stabilimento della Irkutsk Corporation i velivoli hanno affrontato il volo più lungo mai avvenuto con questo tipo di aereo.
“I nostri piloti – ha affermato Klimov – hanno coperto una distanza di oltre 5.500 Km dallo stabilimento di Irkutsk fino a Borisoglebsk (sede della base aerea di addestramento e formazione della VVS), operando due fermate intermedie presso Novosibirsk e Chelyabinsk esclusivamente ai fini del rifornimento di carburante.” Lo Yak-130 è un addestratore avanzato molto maneggevole idoneo alla formazione dei piloti militari che devono volare su aerei da combattimento di generazione “4+” e “5”; ha un raggio di azione di 1300 Km, un’autonomia di 2.500 Km e può trasportare un carico operativo fino a 3.000 kg di armi aria-aria e aria-terra ed è pertanto idoneo alle missioni ricognitive e di attacco leggero. Alla data odierna la base aerea di Borisglebsk ospita 48 addestratori Yak-130.
L’India accelera sul FGFA di 5^ generazione
Russia e India, secondo un rapporto fornito da dalla rete televisiva indiana NDTV, hanno deciso di accelerare lo sviluppo congiunto del caccia di quinta generazione Sukhoi/HAL Fifth Generation Fighter Aircraft (FGFA). “Vogliamo immettere in servizio il nuovo caccia molto prima di quanto inizialmente previsto (N.d.A. 2024-2025)” – questa la dichiarazione del Ministro della Difesa indiano Manohar Parrikar.
I dubbi sulla necessità di effettuare nuovi lavori di ricerca e sviluppo, secondo un parere dettato dai vertici politici locali, decadrebbero in virtù del fatto che diversi prototipi del PAK-FA in Russia (aereo da cui deriva il FGFA) stanno attivamente prendendo parte ai programmi dei test di volo. Ricordiamo che il Fifth Generation Fighter Aircraft (FGFA) è un caccia multiruolo di quinta generazione sviluppato congiuntamente dalla Federazione Russa e dall’India.
Si tratta di un progetto specifico per l’Aeronautica Militare indiana derivato dal Sukhoi PAK-FA e differisce da quest’ultimo principalmente per l’adozione di un abitacolo a due posti (seguendo molto similmente la filosofia del Su-30MKI indiano rispetto al suo derivato Su-30) e dall’adozione di armamento indiano. Buona parte dei rimanenti sistemi adottati saranno caratterizzati invece da un elevato livello di comunanza con quelli adottati dal PAK-FA. New Delhi prevede di produrre 127 nuovi caccia presso lo stabilimento HAL con sede a Nashik. Il costo di questo progetto è di circa 25 miliardi dollari.
Nel 2015 i primi voli dello Yak-152
La Irkutsk Corporation conferma quanto avevamo annunciato a maggio dello scorso anno: il velivolo addestratore basico Yakovlev Yak-152 effettuerà il suo primo volo nell’autunno di quest’anno. Attualmente in fase di costruzione presso gli stabilimenti della Irkutsk Aviation Plant – ha riferito l’agenzia TASS – tra settembre e ottobre 2015 i primi prototipi di Yak-152 voleranno per la prima volta.
Per inciso, secondo i termini del contratto stipulato col Ministero della Difesa russo l’aereo dovrà entrare in servizio entro e non oltre 25 novembre 2016.Lo Yak-152, derivato in parte dal velivolo acrobatico Yak-54 e in parte dallo storico Yak-52, è un addestratore basico monomotore ad ala bassa di costruzione interamente metallica dotato di carrello di atterraggio triciclo retrattile. Tra le sue dotazioni spiccano due seggiolini eiettabili Zvezda SKS-94M e un motore radiale M-14X da 360 hp che muove un’elica a tre pale. In base alle esigenze dell’Aeronautica Militare russa lo Yak-152 avrà una velocità massima di 320 Km/h, una tangenza operativa di 4000 metri, una distanza di decollo e atterraggio massima compresa rispettivamente tra i 175 e i 350 metri, un raggio di 1400 km e una vita operativa fino a 30.000 ore.
Lo Yak-152 servirà nelle file della VVS come addestratore basico dove i piloti prenderanno il primo brevetto della loro carriera di volo e precederà ovviamente il compito demandato nella successiva fase agli addestratori avanzati a getto Yak-130.
Sukhoi T-50 nel 2016?
Secondo quanto affermato dal Comandante in Capo dell’Aeronautica Militare russa Vitor Bondarev, i moderni caccia di quinta generazione Sukhoi-T-50 (PAK-FA) saranno a disposizione della VVS entro la fine del 2016. “Le nostre Forze Armate – ha dichiarato Bondarev – in questo momento continuano ad essere equipaggiate con moderni caccia militari di generazione “4++” (N.d.A. Su-30MS, Su-30M2, MiG-29SMT, Su-34 e Su-35S), ma dal 2016 inizieranno le consegne dei caccia di quinta generazione T-50 che per le prestazioni attualmente mostrate non saranno in alcun modo inferiori agli analoghi americani F-22, anzi, sotto certi parametri i nostri T-50 sono addirittura superiori.”
Secondo gli analisti militari le caratteristiche di superiorità del caccia russo potrebbero risiedere in parte nelle contromisure elettroniche (tra cui il sistema di difesa EW “Himalaya” di cui dispone il T-50, che dovrebbe aumentare considerevolmente le capacità di autoprotezione e di resistenza ai jamming), e in parte nei nuovi sistemi missilistici aria-aria di cui sarà equipaggiato il nuovo caccia russo. Conferme arrivano anche da parte del vice direttore del dipartimento di aerei da combattimento della United Aircraft Corporation Vladislav Goncharenko a Radio Eco Mosca: secondo lui saranno consegnati alla VVS 55 esemplari di T-50 entro il 2020 e i primi esemplari saranno consegnati entro il 2016. Lo stesso ha inoltre commentato a tal proposito che il numero dei prototipi del T-50 è in aumento mentre il programma dei test di stato attualmente in corso procede senza intoppi nei tempi previsti.
Programmi dell’Aviazione di Marina per il 2015
Secondo il Generale Igor Kozhin, capo dell’AV-MF (Aviazione Navale della Marina russa), nel 2015 avverrà un sensibile ampliamento della flotta ad ala fissa e rotante.Saranno oltre 20 i caccia imbarcati MiG-29K che saranno consegnati ad una nuova unità della Flotta del Nord; inoltre proseguiranno le consegne degli Il-38N aggiornati e degli elicotteri Ka-27PL.
Entrambi i velivoli saranno equipaggiati con apparecchiature antisom all’avanguardia e con nuove suite avioniche. Sempre nel 2015 inoltre, secondo quanto espresso dal Gen. Kozhin, saranno avviate le consegne dei nuovi velivoli anfibi Beriev Be-200. Relativamente alle infrastrutture è stato riferito invece che le basi aeree di Severomorsk-1 (Flotta del Nord) e Chkalovsk (Kaliningrad) saranno ripristinate così come sarà finalmente riavviato il centro di formazione “Nitka” (Nazemniy Ispitatelno-Tryenirovochniy Kompleks Aviatsii o Complesso di Ricerca e Addestramento per l’Aviazione) di base a Yeisk, nella regione del Mare di Azov, per l’addestramento all’appontaggio dei velivoli ad ala fissa normalmente imbarcati sull’Admiral Kuznetsov.
Il Generale Kozhin ha infine ricordato che l’aviazione navale ha registrato lo scorso anno un tempo totale di volo pari a 25.000 ore e, che grazie alle attività finalizzate al miglioramento della formazione dell’addestramento militare al combattimento, il numero delle ore di volo pro capite per equipaggio è aumentato di oltre 80 ore. Nel 2014 più di 300 squadre hanno completato la loro formazione. 250 di loro, inoltre, sono già pronti a svolgere delle missioni notturne. In tal senso l’895° Centro di Addestramento della Marina Militare russa di Yeysk ha assunto un ruolo chiave in questo processo: sono più di 30 i piloti dell’aviazione navale che sono stati addestrati per operare con nuovi tipi di velivoli in forza all’AV-MF.
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.