Turbe di guerra: il Pentagono triplica la spesa per il Viagra ai reduci
Adnkronos/Washington Post – I programmi di assistenza sanitaria per i reduci hanno registrato negli ultimi sei anni un triplicarsi della spesa per Viagra ed altri medicinali per disfunzioni erettili. E’ quanto emerge dai bilanci del Dipartimento per i veterani, che ha speso nell’anno fiscale che si è chiuso lo scorso settembre 71,7 milioni di dollari contro i 27,1 spesi nel 2006. L’aumento di spesa per questi medicinali è una delle conseguenze dell’aumento del numero di casi di disturbo da stress post traumatico e depressione che si registra tra i militari rientrati in patria dall’Afghanistan e dall’Iraq. “Non molti reduci sono ovviamente disposti a parlare” dei problemi di impotenza collegati alla loro depressione, spiega Jason Hansman, che dirige i programmi per l’assistenza sanitaria, con particolare enfasi sulla salute mentale, dei reduci dai due fronti della guerra al terrorismo. “E’ un segnale positivo che il dipartimento sostenga le spese per questi medicinali – aggiunge – la salute sessuale e’ parte del quadro generale della salute dei reduci”. Ma c’e’ chi esorta il dipartimento ad assicurare anche alle donne reduci dal fronte, che presentano disturbi della sessualitù legati sempre al Ptsd, lo stesso sostegno dato ai colleghi maschi. “Molte delle questioni legate alle disfunzioni sessuali femminili non vengono riconosciute ed è difficile ottenere assistenza” ha dichiarato Chellie Pingree, deputata democratica che il mese scorso ha scritto in proposito al dipartimento per i veterani.
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