La brigata Sassari per la prima volta in Libano
La brigata Sassari sarà impegnata da aprile ad ottobre nella missione Unifil, la Forza multinazionale di interposizione delle Nazioni Unite nel Libano del Sud. Il compito dei “sassarini” sarà quello di garantire il rispetto della risoluzione 1701 dell’11 agosto 2006 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
La risoluzione prevede il monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Israele e Libano, l’assistenza al governo libanese nell’esercizio della sovranità sul territorio e nel garantire la sicurezza dei propri confini, in particolare dei valichi di frontiera con lo Stato di Israele. La missione – fa sapere la brigata Sassari – ha lo scopo di “assistere la popolazione civile e sostenere le forze armate libanesi nelle operazioni di sicurezza e stabilizzazione dell’area per prevenire un ritorno delle ostilità e creare le condizioni per una pace duratura”.
Il comando dell’operazione, denominata “Leonte 20”, sarà affidato al generale Arturo Nitti (nella foto) comandante della brigata “Sassari” (e Medaglia d’oro al valore dell’Esercito per la battaglia dei ponti di Nassiryah del 2004), che sarà a capo di un contingente di 3.700 caschi blu di 12 nazionalità schierato nella regione ovest del “Paese dei cedri”. Del contingente fanno parte 1.100 militari italianiche opereranno insieme ai colleghi di Armenia, Brunei, Corea del Sud, Estonia, Finlandia, Ghana, Irlanda, Malesia, Serbia, Slovenia e Tanzania.
Il contingente nazionale sarà costituito da personale del comando brigata, da unità provenienti dal 151° reggimento fanteria “Sassari” di Cagliari, dal 5° reggimento genio guastatori di Macomer e da altre unità specialistiche dell’Esercito.
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