Pentagono: altre armi all’Iraq
Il Pentagono ha informato il Congresso degli Stati Uniti circa la possibilità di estendere la vendita di armi all’Iraq per ulteriori 2.7 miliardi di US$. La fornitura riguarderebbe una serie di apparatiti per sistemi militari di comunicazione e batterie di difesa aerea.
Nelle ultime due settimane il valore dei contratti relativi ad armamenti destinati all’Iraq che il Pentagono ha sottoposto all’approvazione del Congresso ammonta a quasi 5 miliardi di US$. Il parlamento ha trenta giorni per porre il veto sulla vendita; in caso di tacita approvazione si darebbe seguito all’operazione. Tra gli ordini presentati lunedì scorso quello più consistente è di 2,4 miliardi di US$ e comprende: 681 missili terra-aria a corto raggio Stinger RMP Block I 92H; 40 lanciamissili per difesa aerea Avanger; 3 batteria antiaeree Hawk XXI con 216 missili MIM-23P; 13 radar SENTINEL AN/MPQ-64F1; 75 radio SINCGARS AN/VRC-92E; 2 Centri Operativi per Battaglioni Mobili (BOC); 10 sistemi radar a medio raggio e radar di sorveglianza per sistema di Comando e Controllo. Il 25 luglio il Congresso aveva ricevuto la richiesta di autorizzazione alla vendita di 12 elicotteri da trasporto Bell 412 EP e di 50 mezzi corazzati Stryker M1135 NBC. Entro dicembre Baghdad dovrebbe inoltre iniziare a ricevere i primi esemplari dei 36 F-16IQ Block 52 richiesti nel 2011. Il Pentagono assicura che con questo ultimo ordine le Forze di difesa irachene sarebbero in grado di rafforzare il controllo e la difesa dello spazio aereo riducendo la sua vulnerabilità agli attacchi e aumentando altresì l’interoperabilità con l’esercito USA e i suoi alleate. Recentemente l’Iraq ha firmato con la Russia un contratti di 4,2 miliardi di US$ per la forniture di 40 elicotteri da combattimento Mi-28NE e di 48 sistemi di difesa aerea Pantsir-S1. Con Mosca ci sarebbe inoltre una negoziazione per la fornitura dei caccia Mikoyan MiG-29M.
Fonte ITlog Defence
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