Aerei anfibi giapponesi per la ricerca e soccorso indiana
Il ministro della Difesa indiano, A.K. Antony, e la controparte giapponese, Itsunori Onodera, hanno raggiunto un accordo sull’acquisizione da parte della Marina Militare indiana (IN) di nove velivoli anfibi ad ala fissa US-2i. L’aereo prodotto dalla ShinMaywa sarebbe stato preferito al CL-415 dell’azienda canadese Bombardier, al Be-200 dell’industria russa Beriev e al Seastar CD2 della società tedesca Dornier Seaplan Company. L’US-2i, versione per l’export dell’anfibio utilizzato dalla Japan Maritime Self Defence Force, verrà impiegato dalla IN come velivolo per le missioni search-and-rescue (SAR).
Entrato in servizio nel 2007, il ShinMaywa US-2 è un turboelica a decollo ed atterraggio corto (STOL – Short Take-Off and Landing) spinto da quattro motori Rolls-Royce AE 2100j da 4.591 shp ciascuno. Il range è di 4.700 km (2.929 mi), la velocità massima di 560 km/h (348 mi/h), quella di crociera di 480 km/h (298 mi/h), la quota di servizio di 7,195 m (23,606 ft). Su terra l’aereo decolla dopo 490m (1,608 ft) e atterra in 1,500m (4,921 ft); in acqua il decollo avviene dopo 280m (919 ft), mentre per l’ammaraggio sono necessari almeno 330m (1,083 ft).
Secondo i funzionari giapponesi l’US-2i è un aereo non armato e quindi l’accordo indo-nipponico, aspramente criticato dai media cinesi, non violerebbe il divieto sull’export di armi che Tokio si è auto-imposto nel 1967. Oltre all’intesa per i velivoli anfibi, India e Giappone hanno recentemente sottoscritto un accordo di cooperazione bilaterale che coinvolge le forze aeree e navali dei due paesi in una serie di esercitazioni da svolgere durante il 2014 nell’Oceano Indiano.
Fonte: IT log Defence
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