Aumentano le vittime civili in Afghanistan
Il numero delle vittime civili in Afghanistan è drammaticamente aumentato nel 2013. E’ quanto emerge da un dossier delle Nazioni Unite, secondo il quale il dato certifica un aumento del 14% rispetto all’anno precedente, oltre a un “allarmante incremento delle vittime tra donne e bambini”. Per queste due categorie di vittime, il 2013 è stato l’anno più letale dal 2009 e l’incremento rispetto al 2012 è stato di un terzo. Il totale delle vittime civili, secondo il rapporto Onu sull’Afghanistan, è stato lo scorso anno di 2.959 morti il 7% in più rispetto al 2012) e 5.656 feriti (+17%), in gran parte colpiti dall’esplosione di bombe o ordigni improvvisati. Il record di morti tra i civili si registrò nel 2011 con 3.133 persone uccise. Per le Nazioni Unite, il dato “riflette il cambiamento della natura del conflitto in Afghanistan, che è sempre più combattuto nelle comunità di civili e nelle aree abitate”. Secondo il rapporto, circa i tre quarti delle vittime sono stati provocati dai militanti Talebani e il resto dalle forze governative.
“Le dichiarazioni di alcuni leader talebani sulla protezione dei civili non sembrano in alcun modo incidere sulle loro uccisioni o ferimenti”, ha commentato il rappresentante speciale Onu, Jan Kubi. “Quello che serve – ha detto Kubi – è che i Talebani smettano di attaccare deliberatamente i civili e di usare ordigni improvvisati in modo indiscriminato”. Tra gli incidenti provocati dalle forze governative, si contano almeno 54 raid aerei, 19 dei quali sono stati condotti da droni. Il dato complessivo è del 10% inferiore rispetto al 2012. La metà circa delle vittime civili di questi raid è costituita da donne e bambini.
(Con fonte Adnkronos e TMNews/AP)
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